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Inizia con un successo la rincorsa di Alexander Zverev verso la riconferma da campione in carica delle Atp Finals: il tedesco parte subito la sua cavalcata con uno scalpo eccellente, quello del numero 1 del mondo Rafael Nadal, sconfitto con il punteggio di 6-2, 6-4 in 1h e 25’ di gioco, dimostrando tanto che il Masters sembra un torneo a lui favore quanto il cemento indoor sia particolarmente indigesto allo spagnolo.
ECCO QUANDO SEGUIRE NADAL-MEDVEDEV
ECCO QUANDO SEGUIRE TSITSIPAS-ZVEREV
LA CRONACA – Avvio equilibrato di partita, con i due tennisti a tenere più o meno agevolmente i rispettivi turni di servizio (rischia solo qualcosa Nadal, che nel terzo game è costretto ai vantaggi ma senza concedere palle break). È lo spagnolo il primo ad andare in difficoltà, perché sul 2-2 si ritrova in un batter d’occhio 0-40, subendo pesantemente la spinta con il rovescio del tedesco e commettendo ben tre errori gratuiti in uno game che di fatto regalano il primo break del match a Zverev. Il teutonico è bravissimo a fare del servizio il punto di forza determinante per l’esito del primo set, mandando in crisi il n°1 del mondo che pur riuscendo, nei propri turni di battuta, a far partire lo scambio, non riesce ad incidere con i suoi arrotati colpi da fondo e continua sbagliare, regalando una chance per il doppio break a Zverev, che la testa di serie n°7 del tabellone concretizza con un altro errore in manovra del maiorchino. Sotto 5-2 il nervosismo di Nadal ha la sua massima espressione in un breve scambio di battute decisamente poco tranquillo con il giudice di sedia (polemica per un punto del game precedente, con l’arbitro a chiamare il punto per Zverev e lo spagnolo che si lamenta per non aver sentito la chiamata ‘out’ del giudice di linea. E in 34’ il tedesco di prende un primo set di fatto dominato.
Secondo parziale che si apre così come si era chiuso il primo, ancora problemi per Nadal che concede palla break nel game iniziale, e Zverev che parte avanti anche in questo caso. L’immediata reazione dello spagnolo (complice però un doppio fallo del tedesco) lo porta fino ai vantaggi nel successivo game, ma è Zverev a chiudere in suo favore il game e andare, al successivo cambio campo, ancora avanti di un break. Nadal polemico con il giudice in diverse occasioni, ma si capisce chiaramente come i veri problemi per lo spagnolo non siano quelli ma sono decisamente più concreti: palla che non cammina e la potenza di Zverev che diventa ingestibile. Sprazzi del vero Nadal quando, sotto 1-3 e 30-30, tira fuori un autentico miracolo con il passante di rovescio che si spegne all’incrocio per evitare l’ennesima palla break; nonostante un paio di errori di troppo, è il colpo debole (di solito) di Zverev a lasciare fermo Nadal e procurargli una palla break che ha tanto sapore di match point, ma stavolta è il nastro a salvare il maiorchino, che poi con l’ace accorcia le distanze nel set. L’ultimo treno della rimonta di Nadal sembra passare dall’ottavo game, quando sul 4-3 per Zverev arriva fino al 30-30 ma è costretto ad inchinarsi su un dritto in corsa a dir poco eccezionale del tedesco che lascia fermo l’avversario e lo costringe, dopo un’ora di gioco, a servire per rimanere nel match. Pur arrivando a due punti dalla sconfitta, il maiorchino si salva e si concede un altro game: l’epilogo dell’incontro è solo rimandato di qualche minuto, perché un solidissimo Alexander Zverev chiude in un’ora e 25’ di partita e prendendosi la prima vittoria in carriera contro Nadal dopo 5 sconfitte in altrettanti precedenti. Al prossimo turno Zverev trova Tsisipas, mentre il n°1 del mondo è già a bivio del torneo in un match da dentro o fuori contro Medvedev (nel remake della recente finale degli US Open).
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