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Marin Cilic sarà tra i protagonisti delle Nitto Atp Finals di Londra 2018, in programma dall’11 al 18 novembre alla O2 Arena. Il croato arriva all’appuntamento da numero 7 al mondo ed è stato sorteggiato nel gruppo ‘Guga Kuerten’ assieme a Novak Djokovic, Alexander Zverev e John Isner.
IL 2018 DI CILIC
Incomincia col botto la stagione di Marin, che a Melbourne sconfigge Pospisil, Sousa, Harrison e Carreno Busta senza penare più di tanto. Ai quarti il primo ostacolo, e che ostacolo: Rafael Nadal. Il gigante di Medjugorje parte contratto, il match sembra pendere decisamente dalla parte del maiorchino, che però avanti 6-3 3-2 inaspettatamente accusa 15 minuti di buio. Non si lascia pregare Cilic che conquista il secondo parziale per 6-3. La partita diventa avvincente ed il giusto finale è il quinto set. Qui l’anca tradisce Nadal, che improvvisamente fatica terribilmente a muoversi ed è costretto al ritiro sullo 0-2 del decisivo set. Continua la marcia del croato, che sconfigge agevolmente la rivelazione del torneo Kyle Edmund in semifinale ed approda in finale, dove lo attende Roger Federer a caccia del suo 20esimo Slam. Il match ricalca per alcuni versi quello di quarti di finale contro il mancino di Manacor. Roger sembra infatti fin troppo in controllo prima avanti 1 set a 0 e con svariate occasioni di break ad inizio secondo, poi avanti 2 set a 1 e break nel quarto. Le qualità da lottatore e la fiducia del croato fanno il resto ed è nuovamente quinto set. Nel primo game Marin ha due palle break che probabilmente non si dimenticherà facilmente perché Roger le annulla e chiude addirittura 6-1. Nonostante la sconfitta in finale, il croato ha dimostrato ancora una volta di avere gioco, testa e personalità per potersela giocare coi migliori.
La tournée americana vede Cilic incappare in due premature sconfitte, a Indian Wells da Kohlschreiber ed a Miami da Isner, futuro vincitore del torneo. La stagione su terra frutta invece ottimi risultati, a dimostrazione dei progressi dell’attuale numero 7 delle classifiche: quarti di finale a Montecarlo, sconfitto in 3 set combattuti da Nishikori; semifinale a Roma, estromesso questa volta da Zverev; quarti anche al Roland Garros, dove è Juan Martin Del Potro ad eliminarlo in 4 lunghi set. Sull’erba del Queens arriva il primo titolo dell’anno per il 31enne di Medjugorje: battuto in finale un Novak Djokovic in netta ripresa. Pochi giorni dopo, forse ancora provato dalle fatiche del torneo vinto, Cilic subisce una sconfitta tanto dolorosa quanto inaspettata contro l’argentino Guido Pella, non propriamente “un animale da erba”. Inizia quindi la stagione del cemento americano: a Toronto Marin viene eliminato ai quarti di finale da Nadal ed a Cincinnati in semifinale da Nole. A Flushing Meadows un po’ di rimpianti in più per il croato, che viene sconfitto ai quarti di finale da Kei Nishikori, in un match che poteva portare a casa gestendo meglio i punti decisivi.
Quello di New York è l’ultimo gran risultato di Cilic, che nei mesi di settembre e ottobre incappa in varie sconfitte al primo turno: perde da Struff a Tokyo, da Jarry a Shanghai, da Copil a Basilea. E arriviamo a Bercy, dove invece è Nole a sconfiggerlo ancora una volta in tre combattuti set.
COME ARRIVA CILIC ALLE FINALS DI LONDRA?
Negli ultimi mesi traspare un Cilic stanco, provato da un anno lungo e faticoso. Le gambe non rispondono più come prima e il tennis del ragazzone croato ne risente eccome. Non si può tuttavia pretendere molto di più da Marin che nel 2018, se si esclude l’incidente di percorso contro Guido Pella, è sempre arrivato in fondo in tutti i tornei che ha disputato. Qualcuno può imputargli che contro i migliori pecca nei momenti importanti dei match, ma più probabilmente sono i grandi che eccellono nei punti topici delle partite. Insomma deve essere una grande soddisfazione per il croato aver raggiunto per il quarto anno, il terzo consecutivo, le Finals. È il coronamento di un’altra stagione tra i grandi e la dimostrazione che oramai è un tennista da battere su qualsiasi superficie.
Le gambe non gireranno come a Melbourne ma Cilic vuole esserci, vuole giocarsi l’opportunità di diventare “maestro”.
I PRECEDENTI ALLE FINALS DI LONDRA
Come detto, già 3 partecipazioni per il croato, ma purtroppo per lui una sola vittoria su 9 incontri disputati. Pochino per un tennista che, ribadiamo, è stabilmente tra i grandi del tennis mondiale. Come si spiega dunque questo brusco calo di risultati a Londra? La stagione è dura, è vero, ma lo è per tutti. Probabilmente Marin non si trova perfettamente a suo agio sull’indoor londinese oppure chissà sente la pressione di dover dimostrare che lui tra i maestri ci può stare. Sono soltanto ipotesi, intendiamoci, ma certo è che a Londra non si è mai visto il vero volto del gigante croato. Toccherà a lui smentirci mostrando il suo valore, in un girone dove Nole ha fame da vendere, Isner alla prima partecipazione non vuol fare la comparsa e Zverev vuole colorare quest’opaco finale di stagione.