Buona anche la terza per Jannik Sinner alle ATP Finals di Torino. Il numero uno al mondo prosegue nel suo percorso finora senza ostacoli e si aggiudica senza cedere set anche l’incontro che lo vedeva opposto a Daniil Medvedev. All’Inalpi Arena del capoluogo piemontese finisce 6-3 6-4 una sfida in cui a Jannik serviva vincere un set per essere certo della prima posizione nel girone ‘Nastase’ dopo aver conquistato l’accesso in semifinale nel pomeriggio. Un’altra prestazione monstre del tennista nativo di Sesto Pusteria, quasi sempre in controllo al servizio nonostante un bassa percentuale di prime e come sempre chirurgico in risposta. Ora bisognerà attendere la giornata di venerdì per conoscere il prossimo avversario, dato che al momento tutti e quattro i giocatori dell’altro girone sono ancora in corsa. Intanto, l’allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill si gode la sua seconda semifinale consecutiva a Torino.
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CRONACA SINNER-MEDVEDEV
Una prima fase molto equilibrata per dare avvio al match, con entrambi molto solidi alla battuta e alcuna chances per chi risponde. Le cose iniziano a cambiare sul 3-2, quando arrivano le prime due palle break del match in favore di Sinner. Sulla prima sbaglia con il dritto al termine di un lungo scambio, mentre sulla seconda è bravo Medvedev a servire al centro. Il russo riesce a vincere il gioco ai vantaggi, ma pochi minuti dopo, sul 4-3 per Jannik, si ritrova di nuovo in difficoltà e questa volta il break lo subisce. In un amen il numero uno al mondo chiude al servizio per 6-3 e si garantisce il primo posto nel girone, con Medvedev ufficialmente eliminato.
Sinner parte subito forte anche nel secondo set, trovando il break nel terzo game in una partita che sembra ormai indirizzata. Arriva la reazione del moscovita, che dall’1-3 piazza tre games di fila e si issa sul 4-3 dopo aver recuperato il turno di battuta. Contro Sinner, però, i margini sono davvero minimi: Medvedev sul 4-4 non sfrutta una palla game, sul 40-40 l’azzurro vince un punto straordinario e negli istanti successivi trova di nuovo il break. Questa volta è quello decisivo: va a servire sul 5-4 e chiude la pratica.