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Atp Finals Torino 2024, Jannik Sinner tra allenamenti e match: “Ancora tanto lavoro da fare”

Jannik Sinner, il fratello Mark, Simone Vagnozzi
Jannik Sinner, il fratello Mark, Simone Vagnozzi - Foto Felice Calabro’/IPA

da Torino, Alessandro Nizegorodcew

Ritmo sempre più alto, concentrazione, Fritz nel mirino. Jannik Sinner si è allenato un paio d’ore al Circolo della Stampa Sporting per preparare il match di domani sera con lo statunitense. A seguire la sessione, oltre a un buon numero di tifosi appassionati, è giunta la famiglia (padre, madre e fratello) di Jannik subito seguita dal presidente FITP Angelo Binaghi. Tra i curiosi sono spuntati anche Gipo Arbino, ex coach di Sonego e oggi allenatore di Stefano Travaglia, e Heribert Mair, primo maestro dell’altoatesino più volte ricordato da Sinner durante le interviste. In campo il team al completo (Vagnozzi, Cahill, Badio, Panichi), con la new entry di un Social Media Manager che dalla scorsa settimana sta supportando la comunicazione del numero 1 al mondo.

Sinner si è allenato con lo statunitense Andres Martin, numero 557 al mondo. Il ventitreenne di Atlanta arriva dal College di Georgia Tech e rappresenta in prima persona un nuovo occhio di riguardo del mondo ATP verso l’NCAA. Jannik è parso focus come sempre, pronto a spingere col dritto e a testare con disinvoltura quello slice di rovescio su cui sta lavorando ormai con successo da parecchi mesi; tante anche le smorzate di dritto provate in lungolinea. Ripensando a poco meno di tre anni fa, quando Simone Vagnozzi (e poi Cahill) divenne il coach di Sinner, le migliorie tecniche sono impressionanti: servizio, posizione a rete, volée e smash, slice di rovescio, palle corte. Il repertorio di Jannik è ormai molto completo, anche se ieri in conferenza stampa il campione azzurro ha fatto capire di avere ancora molti margini di miglioramento. “Sul servizio abbiamo sicuramente alzato l’asticella – ha spiegato – ma non è costante come vorrei. C’è tanto lavoro da fare, ci sono aspetti su cui ancora faccio fatica, come lo slice di rovescio oppure sulla ricerca della posizione giusta nell’esecuzione della smorzata. Durante la prossima preparazione invernale vedremo in cosa e come intervenire”. La mentalità del campione è tutta qui: lo sguardo è sempre al futuro, alla crescita, alla continua evoluzione.

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