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Un immenso Jannik Sinner, acciaccato nel finale ma mai domo, la spunta al terzo set contro Holger Rune, sfatando anche questo tabù, e vince la terza sfida su tre in questo gruppo verde delle Atp Finals. L’azzurro, che così ha vinto più partite in questo torneo rispetto a tutti gli italiani sommati nelle precedenti edizioni, vola in semifinale come primo del girone, eliminando invece il danese, ringrazia Novak Djokovic che dal divano festeggia il pass per le semifinali che a un certo punto sembrava perduto.
Sinner decide di rispondere dopo aver vino il sorteggio e si parte con Rune che conquista il primo punto al servizio, per poi però crollare col rendimento della prima lasciando tanti spazi a Sinner, che con aggressività in risposta parte come meglio non potrebbe, ovvero con un break immediato, facendo pure partire la ola. Jannik è implacabile e tiene la battuta a zero, poi c’è un’altra palla break per Sinner nel terzo game, annullata, e ne arriva ancora una ai vantaggi, con il danese che sbaglia il dritto incrociato e chiede un challenge infondato, portando Sinner avanti 3-0 pesante. Il doppio break consente all’azzurro di concentrarsi di fatto soltanto sui suoi turni al servizio, due tenuti a trenta e uno a zero, mentre in risposta l’italiano si fa meno ficcante e Rune conquista due game, per poi però arrendersi sul 6-2 dopo un primo set comunque dominato dal numero 4 del mondo.
Il danese ha le spalle al muro se vuole giocare la semifinale e nel secondo set si fa più aggressivo e concentrato, trovando colpi migliori: è così che Sinner è il primo a esporsi a palla break, annullando l’opportunità di Rune, che a sua volta concede sul 30-40 la chance a Jannik, anche in questo caso l’azzurro non ne approfitta. Non ci sono più opportunità per strappare il servizio all’avversario per entrambi e così il set sembra scivolare presto verso l’epilogo del tie-break, ma il finale è estremamente beffardo e Jannik finisce sotto 0-40 nel dodicesimo game per poi subire il break a trenta che vale l’incredibile 7-5 di Rune che aveva fino ad allora comunque sempre sofferto più dell’azzurro. Si va così al terzo set e Novak Djokovic comincia a tremare.
Un parziale che inizia con un game fiume, il terzo, durato qualcosa come dodici minuti con due palle break non convertite da Sinner, che pure appare un po’ claudicante e con un problema fisico ai lombari, ma per nulla intenzionato a mollare (non ci sarebbero conseguenze in vista di sabato). L’azzurro pian piano rinvigorisce e ha un’altra palla break nel quinto game, anche questa non sfruttata, con Rune che quando è alle corde riesce a pretendere e ottenere di più dal servizio. Ottavo gioco thriller: Sinner da 30-0 si fa recuperare, si va ai vantaggi e c’è la palla break per Rune, ma l’azzurro la annulla e poi va a prendersi lui il break nel nono game, trovandosi avanti 0-40 e passando alla terza chance con una bellissima volée in avanzamento su un passante comunque complesso di Rune. Sul 5-4 al cambio campo Sinner serve per il match e non delude la attese.
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