[the_ad id=”445341″]
“Incoraggio sempre i miei giocatori a guardarsi intorno, a respirare l’atmosfera, sorridere e far divertire i tifosi. Alla fine siamo lì per questo. Se pensi troppo alla vittoria o alla sconfitta può diventare pesante”. Le parole al New York Times sono di Darren Cahill, coach dalla primavera del 2022 insieme a Simone Vagnozzi di Jannik Sinner. Un percorso, però, iniziato molto prima, seppur da lontano, dato che Cahill è anche commentatore per Espn: “Lo vedevo in partita, un paio di anni fa spesso crollava fisicamente”, dice il tecnico australiano. “Si è sviluppato in ritardo, quindi aveva solo bisogno di assicurarsi che il suo corpo potesse affrontare i carichi di giocare a questo livello settimana dopo settimana”.
Sinner arriva a Torino con tanta pressione sulle spalle dopo gli ottimi risultati della seconda parte di stagione e la possibilità di affrontare le Finals in casa. Cahill è profondamente consapevole della pressione che Sinner sta affrontando e afferma come abbiano lavorato sulla simulazione di situazioni stressanti e punti critici, utilizzando esercizi di respirazione profonda e incoraggiando Sinner a guardare oltre la rete e prendere nota del livello di stress del suo avversario. Jannik, infatti, non viaggia con uno psicologo a tempo pieno come altri giocatori. Lavora invece con Formula Medicine, un programma italiano di allenamento mentale utilizzato talvolta dai piloti di Formula 1. “Non è che li chiamo e parliamo. Mi danno degli esercizi da fare al computer. È divertente lavorare con loro, ma devi dimostrarlo anche in campo. Fa tutto parte del processo”, aggiunge il n°4 del mondo.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]