“Mai successo che tennis imponesse alle grandi televisioni nazionali di cambiare palinsesto. Oggi siamo su Rai 1 in diretta, questo non è mai successo”. Lo ha detto il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, in conferenza stampa a Torino nel giorno della finale delle Atp Finals 2023: “L’mpatto economico complessivo di oltre 300 milioni di euro. Circa 66 milioni sono i soldi che versiamo allo stato con le tasse, voi ne versate 15 milioni a noi. Di tasse paghiamo quattro volte le risorse che lo stato investe in questa manifestazione. Abbiamo vissuto una manifestazione di livello tecnico straordinario, match di altissimo livello, superiori a quelli di due anni. Nella storia dello sport italiano, questo sappiamo è l’impianto indoor più grande del Paese, avendo avuto 15 sessioni continue sold out. Questa è la manifestazione indoor di più grande successo della storia dello sport italiano”.
Sulle Finals e la possibilità di mantenerle a Torino: “Ci consulteremo con governo, regione, comune, Banca Intesa, arriveremo al circolo della stampa. Io vinco. Non so dove non so per quanto. Le Atp Finals in Italia non finiscono nel 2025. Statene certi. Io vinco. Questa partita la vinco. Quando dico io parlo del consiglio federale. E’ giusto che io riparta da Torino. Per quanto io debba sentire governo e le altre città. Ciò nonostante i sardi abbiano tanti difetti, la riconoscenza per noi è una valore. Quindi parto da Torino. E vinco. Contro di noi non ci sarà il Lussemburgo. Ci saranno gli Arabi e le più grandi capitali mondiali. Quindi dobbiamo offrire un’offerta migliore. Se riuscissi a stravincere saremmo tutti contenti. Noi qui vogliamo vincere e convincere. Dobbiamo fare una proposta sostenuta da questo tifo entusiasmante, dai successi di Jannik e dal territorio. Poi c’è il giudice che è l’ATP. Io vinco, sono positivo”.
Sull’uso delle risorse introitate: “Useremo le risorse in 3 modi chiari: tennis e padel nelle scuole, investiremo 8 milioni di euro. Vogliamo raggiungere il milione di ragazzi presto. Rispetto a competitor siamo più presenti nelle grandi città. Noi dobbiamo inseguire il calcio nei piccoli e medi comuni. In ogni comune c’è una scuola calcio, noi siamo sotto il 50%. Partendo dal Piemonte, paghiamo noi. Abbiamo individuato due Paesi della città metropolitana di Torino ed incominceremo da loro. Il terzo investimento è una rarità assoluta. Non abbiamo mai alzato le quote federale, che sono più basse di quelle di competitor come quella francese. Noi abbiamo l’obbligo di trasformare questa situazione di benessere generalizzato in una situazione di benessere per le società sportive. Da domani prima volta nella storia aboliamo tutte le tasse per le iscrizioni ai campionati giovanili e i campionati a squadre. Per le società gratuita l’organizzazione dei tornei”.
Sugli aspetti sportivi: “Sinner genera uno spirito di emulazione. Siamo stati condizionati dall’idea che l’Italia non potesse esprimere un tennista di livello mondiale. Il tennis non era uno sport adatto agli italiani si diceva. Ci siamo arrivati passo passo con Fognini, Berrettini, Musetti. Abbiamo anche Sonego, Arnaldi. Abbiamo vissuto una settimana straordinaria a Siviglia con le ragazze che sono diventate vice campionesse del mondo in Billie Jean King Cup. Il mio pensiero va a Tathiana Garbin, con la quale l’anno prossimo vinceremo la battaglia più importante. Abbiamo vinto anche dei Challenger con Nardi in giappone e Darderi in Sud America”.