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“Non ha funzionato quasi nulla questa sera a dire la verità. Federer è stato senza dubbio il migliore sotto ogni punto di vista e ha meritato di vincere. Ha servito benissimo, si è mosso ed ha risposto al mio servizio altrettanto bene. Dal suo punto di vista direi che ha fatto tutto al meglio. Io sono stato troppo passivo. Non riuscivo a leggere il suo servizio. Davvero una brutta partita la mia”. Dura analisi di Novak Djokovic al termine della partita con Roger Federer nel match valevole per le Atp Finals 2019. Il serbo non ha nascosto la prestazione poco brillante, che l’ha portato all’eliminazione prematura dal torneo, dopo una vittoria (con Berrettini) e due sconfitte (contro Thiem e, appunto, Federer).
SUL DOLORE AL GOMITO – “Spero che non sia nulla che possa impedirmi di giocare a Madrid. Il dolore era acuto ma sono riuscito a giocare il resto dell’incontro. Se fosse qualche cosa di serio non credo che sarei riuscito a tenere in mano la racchetta. Quindi potrebbe essere semplicemente un movimento scomposto che ho fatto. In seguito non mi ha creato ulteriori problemi”.
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SU FEDERER – “Roger per me è una fonte di motivazione. Mi dimostra che è possibile riuscirci. Ho la più completa ammirazione per lui e per ciò che fa sul campo. Quello che ha fatto nella sua carriera è fenomenale, è un modello anche per me che sono un suo rivale e uno dei più duri avversari che abbia affrontato in carriera. Guardare ciò che ha fatto e ciò che sta facendo è ispirante”.
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