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Lorenzo Sonego ha sconfitto James Duckworth al termine di un’incredibile lotta, per 4-6, 7-6(5), 7-6(1) in occasione del primo turno dell’evento Atp 250 di Eastbourne 2022. L’azzurro è riuscito a replicare le gesta di Wimbledon 2021, durante il quale riuscì a superare l’australiano in tre set al terzo turno, seppur con grande fatica; Duckworth, infatti, forte del suo tennis creativo e vario, difficile da decifrare, è riuscito a scardinare il gioco potente dell’avversario per buona parte del match; il tutto, però, mostrandosi tutto fuorché pragmatico nei momenti clou della partita. Sopra 4-1 nel tie-break del secondo set e avendo avuto tre match point nel dodicesimo game del parziale decisivo, l’aussie non è mai riuscito a capitalizzare le occasioni. Onore al merito a un Sonego con carisma, personalità e voglia di far bene da vendere; nei frangenti decisivi, il servizio è stato il più fedele alleato del torinese, mai domo e infine lasciatosi andare a un urlo liberatorio. L’azzurro sfiderà Alex De Minaur al secondo turno dell’evento inglese.
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INIZIO
Primo set iniziato positivamente per Sonego, abile a spingere bene con la prima di servizio, spesso con traiettoria al centro e con il suo caratteristico dritto; turni di battuta agevoli per l’italiano, il quale inoltre ha più volte insidiato Duckworth nei frangenti in risposta, con colpi sempre profondi…talvolta però sin troppo. Quinto game e svolta inaspettata dell’incontro, con inerzia improvvisamente in mano all’australiano dopo un lob strategico e vincente che ha proiettato rapidamente l’aussie sullo 0-30; break di Duckworth dopo una discesa a rete da vero erbivoro, con ricamo rappresentato da una stop-volley d’accademia: 3-2. Da quel momento in poi, l’australiano ha semplicemente amministrato la situazione, senza rischiare pressoché nulla, sino alla conquista effettiva del parziale; come segnale positivo, da evidenziare la reazione d’orgoglio di Sonego nel nono game: da 15-40 a game in suo favore puntanto sulle armi che contraddistinguono il suo tennis sul veloce. Duckworth ha chiuso repentinamente sul 6-4, con il dritto lungolinea come arma sempre pungente.
SVOLGIMENTO
Secondo set e ripartenza di carattere da parte di Sonego, immediatamente fautore di un sereno game alla battuta mantenuto a 15 per l’1-0 in suo favore. Il piemontese ha mostrato qualcosa di nuovo in chiusura di quinto game, con una smorzata splendida a chiudere le danze per il 3-2 in suo favore; tutto questo, nell’arco di un parziale dal rendimento costante e perennemente in equilibrio, non è bastato per sgretolare il tennis meravigliosamente articolato di Duckworth. Il tennista aussie ha infatti trascinato il set al tie-break, volando sul 4-1 con due mini-break contraddistinti dalla sua diligenza in risposta; reazione d’orgoglio di Sonego, due punti in rapida successione grazie al suo dritto e 4-3. Aggancio e sorpasso del torinese, avente una forza mentale straordinaria come spesso dimostra, grazie ai suoi fondamentali preponderanti; guizzo finale di Sonego, dopo aver ottenuto mini-break, rappresentato da un dritto lungolinea rapidissimo e mortifero per Duckworth: super rimonta e 7-6(5).
EPILOGO
Terzo set partito come meglio non avrebbe potuto per Sonego, sia abile a non concedere nulla al servizio che semplicemente letale in risposta. Dopo due game interlocutori, l’italiano ha cambiato marcia nel contesto del terzo gioco, proponendo palle sempre più insidiose all’avversario in uscita dal servizio; l’ultima di queste, davvero bassa a fil d’erba, ha sorpreso in definitiva Duckworth, costretto all’errore con il dritto inside-in: 2-1 e break azzurro. Il torinese ha continuato a martellare efficacemente sul verde inglese, mantenendo turni di battuta in serie sino al decimo game, senza rischiare troppo.
L’australiano però ha continuato diligentemente a seguire il suo spartito ordinato, seppur talvolta troppo articolato, ottenendo e facendo sfumare subito dopo ghiotte occasioni. Nel contesto del dodicesimo game, infatti, il tennista aussie ha ottenuto ben tre match point per chiudere i conti; Sonego, pur servendo spesso seconde nei match point, è riuscito a fuoriuscire da una situazione che sembrava disperata. Sia con il solito carisma, sia anche usufruendo di gravissimi e costantemente banali errori di Duckworth con il dritto, suo colpo migliore; prima un passante lungolinea all’apparenza agevole, sotto il nastro, poi errori in manovra da matita blu. Sonego, dal canto suo, ha trascinato il set al tie-break con due ace, successivamente dominando il tie stesso anche grazie a un Duckworth psicologicamente esausto e con la mente ai troppi errori precedenti; il torinese non ha mai mollato e raggiunto meritatamente il 7-6(1) finale.
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