Novak Djokovic in versione cannibale quello ammirato oggi all’ATP 500 di Dubai: dopo aver rischiato grosso ieri contro Tomas Machac, il numero 1 del mondo rifila un severo 6-2 6-3 al malcapitato Tallon Griekspoor, il quale nulla può contro una strepitosa prestazione del 22 volte campione Slam, in grado di difendere il campo come se avesse 20 anni e capace di far letteralmente impazzire il piano tattico del suo rivale. Il 35enne di Belgrado raggiunge, così, i quarti di finale nella manifestazione emira e si prepara ad affrontare uno tra Pavel Kotov e Hubert Hurkacz. Il suo bilancio stagionale è, fin qui, un perfetto 14-0: sarà in grado qualcuno di batterlo a Dubai?
Il primo set giocato da Djokovic è praticamente perfetto, iniziato con un letale parziale di 12 punti a 2 che gli ha immediatamente permesso di involarsi sul 3-0. Nessun rischio alla battuta, difese impressionanti, scambi eccellenti: prestazione nettamente superiore rispetto a quella di 24 ore fa contrto Tomas Machac e per Griekspoor la situazione è nerissima. Qualche minuto di gestione, poi, con l’olandese al servizio sotto 2-5, il numero 1 del mondo piazza un’altra zampata importante e si porta 0-40, chiudendo la frazione alla quinta occasione utile: 6-2 in 34 minuti.
La situazione non cambia affatto nel secondo parziale, perché l’olandese non sa davvero cosa invertarsi per fare punto. Il campione degli Australian Open giganteggia al servizio, poi piazza un break nel secondo game e conquista un 3-0 che mette una serie ipoteca sulla vittoria del match. La situazione di 6-2 3-0 sembra non soddisfare ancora Djokovic, che costringe Griekspoor persino ad annullare ben 5 palle break in quarto game da ben 36 punti, poi comunque ceduto dal tennista di Haarlem, che si ritrova così sotto di un set e due break. Da quel momento, è pura gestione per il serbo, il quale non concretizza due match point nel sesto gioco, poi concede un break a causa di qualche piccolo errore e, alla fine, chiude alla seconda chance di servire per il match: 6-2 6-3, Djokovic è ai quarti di finale.