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Chi si rivede! Tomas Berdych, che l’anno scorso ha giocato a mala pena, torna in finale in un torneo Atp. Nell’Atp 250 di Doha 2019, Marco Cecchinato è battuto 7-6 (6) 6-3 in 1 ora e 32 minuti: con tale risultato, il ceco conquista l’atto conclusivo contro lo spagnolo Roberto Bautista-Agut vincitore contro Novak Djokovic. Dopo le due semifinali perse con Murray e Djokovic, la terza è quella buona: con esperienza e costanza, con una giornata perfetta al servizio, il classe ‘85 conquista una finale Atp. Per il palermitano una sfida amara, uscendo a testa alta dopo la prima semifinale su cemento all’aperto dopo le vittorie su Stakhovsky e Lajovic, con forfait di Pella. Il nuovo numero 18 del mondo perde dopo aver avuto a disposizione 3 set point e aver condotto per lunghi tratti il match ma sprecando un break di vantaggio. Purtroppo però, nel secondo parziale il contraccolpo è stato decisivo per la fine del match e il servizio in palla del ceco. Una buona prestazione dopo un gran torneo: continuerà su questi standard? Berdych vincerà il primo trofeo dopo tempo?
PRIMO SET – L’esordio di Cecchinato al servizio è subito positivo con due ace, poi Berdych prova a mettere pressione ma il palermitano se la cava e sale 1-0. Il ceco lo imita con due fucilate e attaccando la rete sputandola ancora a 30 per il pareggio: il numero 71 al mondo sembra più in palla e continua a far soffrire il giocatore nostrano, che incappa nel primo doppio fallo e in un errore banale ma con tre buone prime ed un attacco a rete non complica le cose e sale 2-1.
La partita è piuttosto equilibrata e Cecchinato piazza la prima palla corta del match, che unita a due vincenti, lo porta a palla break, annullata con un ace prima del game Berdych.
Per la prima volta nel match, il classe ‘92 vola con due vincenti di diritto e un errore del ceco, che lo portano di nuovo in vantaggio nel match sfruttando il fattore servizio.
Berdych per la prima volta si trova in difficoltà e incappa in due errori banali: Ceck sale 15-40, ottiene due palle break, il ceco tira un diritto fulminante ma il numero 20 al mondo con una volée da antologia converte il break per il 4-2.
Il classe ‘85 però prova a rifarsi subito: il giovane italiano si ritrova di nuovo sotto 0-30, rimonta ma poi con un doppio fallo regala la palla break all’avversario. Cecchinato annulla la prima, poi, dopo un buon servizio, Berdych ottiene altre due palle break, egregiamente eliminate dal tennista siciliano con serve&volley. Dopo 5 parità però, ecco l’immediato controbreak del 4-3. Dal nulla, il finalista di Wimbledon 2010 torna in partita martellando dalla linea di fondo non permettendo all’italiano di spingere: 4-4 e tutto da rifare.
Il semifinalista del Roland Garros 2018 torna a servire alla grande e piazza un ace che spiana la strada per il 5-4: Berdych non è da meno e con due ace imita l’avversario per il pareggio del primo parziale.
La situazione scotta sempre più considerando l’importanza del game e infatti il ceco va in vantaggio ma Cecchinato recupera con una buona percentuale al servizio che lo riporta avanti nel set. Berdych domina al servizio vincendolo a zero confermando il tie-break.
Cecchinato ottiene una partenza sprint nel turno decisivo salendo 4-1, Berdych rimane attaccato al set con due ace, quindi Cecchinato ottiene tre set point. A sorpresa però, il palermitano non ne approfitta anche perché il 33enne è al top al servizio piazzando altri servizi vincenti. Cecchinato sente la pressione e al primo tentativo Berdych vince 8-6 il tie-break del primo parziale.
SECONDO SET- Il ceco ricomincia alla grande al servizio con altri tre ace che comincia il botto il secondo set. Cecchinato sembra imitarlo con due ace, ma Berdych sale in cattedra con due ottime risposte che gli permettono di guadagnare la prima palla break subito convertita. Il classe ‘85 sembra tornato ai vecchi tempi, con l’avversario preda del rivale: 3-0 e finale ipotecata.
Come la prassi del match, Cecchinato parte con l’handicap dello 0-30, poi l’italiano risale la china attaccando la rete, rischiando nuovamente di  perdere il servizio regalando una palla break ma dopo 5 parità e tanto equilibrio, il palermitano prova ad accorciare e tenere vivo il match. Ma Berdych non mostra segni di cedimento, quindi al servizio è imprendibile: 4-1 e match in discesa.
Rispetto all’avversario, il classe ‘92 non trova ace ma riesce a trovare continuità il servizio per il 4-2: Berdych vince a zero il game e sale 5-2. Ottiene i primi tre set point ma la reazione d’orgoglio di Ceck avviene con due ace gettandosi con tutta forza sottorete. Ancora una volta però, lottare non basta: Berdych vince a zero il servizio e raggiunge Bautista-Agut in finale a Doha.