Per il quarto anno di fila, il primo titolo dell’anno arriva al primo tentativo a gennaio. Roberto Bautista Agut batte 6-4 3-6 6-3 Thomas Berdych in 2 ore di gioco in finale del torneo Atp 250 di Doha 2019, conquistando il nono titolo in carriera, il secondo in Medio Oriente in pochi mesi, allungando la striscia a 10 match dopo la vittoria di Dubai. Gennaio è sinonimo di grande mese per lo spagnolo, dopo le vittorie ad Auckland nel 2016 e l’anno scorso e Chennai nel 2017. Dopo la vittoria su Novak Djokovic, interrompendo la sua striscia di 13 vittorie di fila in Qatar, lo stile di gioco da molla difensiva è ritornata quest’oggi, in un match perfetto. Dopo il primo set conquistato, Berdych sembrava più in palla, con un gran secondo parziale, ma lo spagnolo è risorto con i suoi soliti colpi e scambi infiniti. Una grande vittoria che dà fiducia al tennista iberico, diventando il 6º della sua nazione a trionfare Doha. Doha che rimane una chimera per l’ex numero 4 al mondo invece, che ha perso l’altra finale nel 2015 contro David Ferrer. Oggi sembrava potesse diventare il più anziano a trionfare nella capitale qatariota, soprattutto considerando che era in vantaggio 4-2 nei confronti con lo spagnolo. Da lunedì sarà numero 57 al mondo: tornerà quello di un tempo?
LA CRONACA – Il settimo confronto tra i due si apre con Berdych al servizio, che vince anche il primo dopo uno scambio durissimo. Le prime battute infatti sono molto equilibrate, soprattutto sul servizio dello spagnolo. Il ceco non ha problemi ma dopo aver portato Bautista già ai vantaggi nel secondo gioco, Berdych ottiene la prima palla break del match, annullata egregiamente con un ace dallo spagnolo. I giochi sono duri, infatti dopo 7 game non arrivano né ace né doppi falli. Ma arriva il primo break: dopo un match punto a punto, Berdych si fa distrarre e sorprendere dal palleggio dell’iberico, che attacca dal nulla e piazza il 4-3 del sorpasso. Bautista è in totale controllo del match e scappa via mentre l’ex numero 4 al mondo è nel pallone totale: un errore e un doppio fallo portano due set point allo spagnolo. Berdych li annulla con due ottime prime, poi attacca e dopo aver annullato il terzo, prova a salvare il set. Bautista però non ha il braccino e chiude il primo parziale 6 giochi a 4.
Berdych comincia bene il secondo set con ottime prime, poi Bautista prolunga gli scambi facendo incappare l’avversario in serie di errori ma con colpi fulminanti se la cava ai vantaggi. Lo spagnolo non sbaglia al servizio, così come Berdych, che comincia a martellare al servizio per provare a mettere in difficoltà il continuo iberico. La reazione del classe ‘85 però avviene: il giochetto del paleggio del numero 24 al mondo non fa più effetto e Berdych attacca sfruttando il momento meno positivo spagnolo. Break e 3-1: così comincia un nuovo match. Come nel match con Cecchinato, il servizio comincia ad incantare ed essere imprendibile, specie su tali superfici: a zero, Berdych sale 4-1. Bautista lo imita a zero e prova a restare attaccato al match ma Berdych ormai è indirizzato verso il secondo parziale. Lo spagnolo bissa il servizio a zero ma Berdych va veloce come un treno, come i suoi vincenti: 6-3 e finale riaperta.
Bautista comincia subito in difficoltà il set decisivo ma facendo muovere l’avversario annulla la palla break salvandosi per l’1-0. Berdych al servizio non ha problemi e torna a dar fastidio a Bautista, che si difende a meraviglia infilando sottorete il ceco. Lo spagnolo conduce seguendo il ritmo dei turni di servizio: Berdych, dal nulla, cala la concentrazione, piazza il primo doppio fallo e perde il servizio con un errore banale, regalando un break forse decisivo. Bautista sente odore di vittoria e infila la quinta per chiudere in attacco il match attaccando la rete ma è Berdych a vincere i punti più belli della partita in un mix di classe e corsa. Nonostante ciò, dopo 3 palle game, Bautista sale 4-1 ipotecando la vittoria: in contropiede ancora, apre il gioco del servizio di Berdych vincendo il punto. L’eccezione al tennista spagnolo arriva su una palla corta e ottiene 3 palle break: con convinzione e determinazione, Berdych le annulla tutte trovando angoli impossibili, non facendosi condizionare dalla molla difensiva avversaria. Da un possibile 5-1, il ceco accorcia e si dà una speranza per la finale: Berdych spinge e ottiene due palle break ma Bautista sembra il miglior Djokovic e con un colpo si spinge in avanti, annullando break point e salendo 5-2. Berdych prova ogni colpo ma Bautista conquista punti anche lontano metri dalla linea di fondo ma con due ace se la cava. Bautista però nel nono gioco non ha problemi e piazza due vincenti con servizio fulminante finale: 9º titolo Atp per lui.