È Shang Juncheng, detto Jerry, a vincere l’ATP 250 di Chengdu. Il 19enne cinese ha battuto 7-6(4) 6-1 Lorenzo Musetti, che subisce così la terza sconfitta della stagione in una finale ATP dopo quelle di Umago e del Queen’s. Shang diventa invece il secondo cinese nella storia a conquistare un titolo ATP, ma la sensazione è che sia il primo di molti risultati importanti per il classe 2005. Un trionfo, a 19 anni, frutto di una prestazione da incorniciare: cinque ace per Jerry, che registra il 73% di punti vinti con la prima di servizio. Alla fine sono arrivati anche i complimenti di Musetti: “È stato il migliore e ha meritato la vittoria, penso che sarà il primo di molti titoli”. Il carrarino tornerà in campo all’ATP 500 di Pechino.
LA CRONACA DI MUSETTI-SHANG
Livello alto sin dalle prime fasi dell’incontro, con Musetti consapevole di non poter lasciare troppo l’iniziativa nelle corde del suo avversario e quindi molto aggressivo appena ne ha la possibilità. Il carrarino prova a rendersi pericoloso in risposta nel terzo game portandosi sul 15-30, ma Shang ne esce fuori tenendo la battuta ai vantaggi senza concedere alcuna chance al nostro portacolori. Sul 2-2 è il giovane asiatico a procurarsi la prima vera occasione, ma la palla break viene cancellata da un’ottima prima di servizio da parte di Musetti, che poi ne annulla anche un’altra prima di tenere il suo turno di servizio. L’equilibrio prosegue e sul 4-3 l’azzurro torna di nuovo pericoloso sullo 0-30: arrivano un paio di errori di dritto, il secondo magari evitabile, poi Shang con due prime di servizio chiude il game. Il classe ’05 rompe lui per primo l’equilibrio con uno splendido game di risposta con cui conquista il break del 6-5, ma chiamato a chiudere il set trema un po’, con poche prime palle in campo e diversi errori non forzati che permettono a Musetti di trovare il controbreak e giocarsi il parziale al tie-break. Dopo uno scambio di mini-break, è il cinese a piazzare l’allungo (2-3). E al primo set point a disposizione, il numero 55 al mondo non sbaglia (7-4).
Più forte la reazione di Musetti o l’entusiasmo di Shang? L’interrogativo in avvio di secondo set si risolve a favore del cinese, ma solamente dopo un primo game trascinato ai vantaggi e risolto da Jerry a suon di prime vincenti. L’equilibrio sembra finire qui. Nel secondo gioco, ai vantaggi, Shang si guadagna una palla break con un passante accomodato da un nastro sfavorevole all’azzurro. Poi dopo un errore di Musetti con la volée di rovescio, Shang sale 2-0, confermando subito dopo il break di vantaggio con un game a zero (3-0). Musetti interrompe la serie negativa tenendo il turno di battuta a 15, ma sono le soluzioni in risposta a mancare nel secondo set del carrarino. Alle difficoltà di Lorenzo, si aggiungono i meriti, tantissimi, di Shang. Il risultato sta nel secondo break in un game che ha visto Shang sgretolare le ultime certezze di Musetti. Con un dritto lungolinea si regala la chance dell’1-5, subito concretizzata dopo un rovescio lungo dell’azzurro. La partita perfetta di Shang finisce al secondo match point sul pallonetto impreciso di Musetti, che poco prima non aveva sfruttato due palle break.