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Casper Ruud torna a regnare al torneo Atp di Buenos Aires. Il norvegese, che aveva già trionfato nell’edizione del 2020, si prende con merito anche quella del 2022 andando ad estromettere in tre set (5-7 6-2 6-3) il padrone di casa Diego Schwartzman (vincitore proprio l’anno scorso) dopo 2h e 37 minuti di gioco. Per lui si tratta del settimo titolo in carriera, il sesto ottenuto sull’amata terra battuta. Impressionante la striscia di vittorie (ben diciotto) negli eventi 250 sul rosso del tennista di Oslo, che ha portato a casa gli ultimi cinque tornei a cui ha partecipato (Ginevra, Bastad, Gstaad, Kitzbuhel e per l’appunto Buenos Aires). Per il giocatore scandinavo si conferma anche l’imbattibilità sui campi della capitale argentina.
IL MATCH – Il primo set è decisamente equilibrato. Il norvegese esce meglio dai blocchi e nei primi quattro giochi si procura ben tre palle break (due consecutive). Il piccolo argentino le cancella e nel settimo game è lui ad avere due occasioni di fila per togliere il servizio all’avversario. Ruud si salva abilmente e nel decimo gioco ha la grandissima chance di chiudere il set sul servizio di Schwartzman. Qui probabilmente si decidono le sorti del parziale. ‘El Peque’ infatti salva il set point venendo a capo di uno scambio logorante durato più di trenta colpi. Questo punto dà nuova linfa al tennista di casa, che nel game successivo leva la battuta (a quindici) al giocatore scandinavo e dopo non ha difficoltà a chiudere la questione: 7-5.
Il secondo set vede la reazione di Ruud, che mette a segno due break rispettivamente nel sesto e nell’ottavo gioco ed archivia la pratica per 6-2. Schwartzman lotta come un forsennato. Dopo le quattro del primo set, annulla altre cinque palle break durante la frazione ma la decima è quella buona per il tennista norvegese. Nei primi quattro giochi del terzo set assistiamo a quattro break. Ne esce vincitore proprio il giocatore scandinavo, che ne approfitta per salire sul 3-1. Il piccolo albiceleste adesso fa tantissima fatica ad ottenere dei punti facili ma nel sesto game si salva miracolosamente dal doppio break di svantaggio. Ruud non accusa minimamente il colpo e continua a martellare con il dritto. Termina 6-3 per il nativo di Oslo.
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