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Si apre nel migliore dei modi l’ATP 250 di Budapest per Matteo Berrettini, che nel primo turno del torneo ungherese supera il kazako Mikhail Kukushkin per 6-4, 6-4 in un’ora e 28’ di gioco, qualificandosi per gli ottavi dove attende il vincente del match tra Tomic e Bedene.
L’avvio di match è una girandola incredibile di emozioni e di break: Berrettini è il primo a strappare il servizio all’avversario, dopo un game durante 14 punti (e alla seconda palla break). Il vantaggio dell’azzurro dura poco, perché nel secondo game arriva l’immediato contro-break del kazako, che anche qui sfrutta la seconda palla break a disposizione. Terzo game e altrettanti break, nuovamente a favore del tennista romano, che sale 0-40 ma concretizza il break solo alla terza chance; finalmente arriva l’allungo, rivelatosi poi decisivo, per Berrettini, che prima tiene finalmente un turno di battuta (il primo a riuscirci, nel quarto game), poi conquista anche il secondo break di vantaggio, portandosi ancora 0-40 e trasformando subito la prima chance di break. Poteva essere l’inizio di un dominio, ma l’italiano cede immediatamente uno dei due break, consentendo una mini-rimonta a Kukushkin che risale 4-3. Da qui però Berrettini non concede più niente al servizio, chiudendo il set con 8 punti a 0 nei suoi turni battuta e vincendo il primo set per 6-4.
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Il secondo parziale è ben più dominato dal romano, che subito si porta avanti 1-0 con il break, salvandosi poi da tre palle del contro-break prima di salire 2-0; Berrettini è poi bravo a strappare ancora il servizio al kazako nel quinto game e andando prima 4-1 e subito dopo 5-1. La fine del match sembra vicina, tanto che il 23enne spreca un match point nel settimo game, ma al momento di chiudere Berrettini inciampa in un game poco felice e restituisce uno dei due break. Altro match point sprecato nel non game, ancora con Kukushkin a servire, con il kazako che risale dal 5-1 al 5-4 e rischia di riaprire la partita. Nella seconda chance di far suo l’incontro con la battuta il romano però non trema e a 0 si porta a casa game e match.
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