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Matteo Berrettini saluta il torneo Atp 250 di Budapest (Ungheria, terra rossa). Il tennista azzurro viene rimontato da Ajlaz Bedene con il punteggio di 7-6(2) 4-6 6-4 in una partita che sembrava ormai in pugno per l’allievo di Vincenzo Santopadre che però non è riuscito a sfruttare il vantaggio di 4-2 nel parziale decisivo. Sfuma così il derby nei quarti di finale con Lorenzo Sonego.
PRIMO SET – La partita comincia molto bene per il tennista romano che riesce a salvare egregiamente palla break nel game inaugurale e poco dopo è lui a strappare la battuta al suo avversario allungando prima sul 3-0 e successivamente sul 4-1. Bedene però rimane sempre attaccato al parziale, non dà mai la sensazione di voler mollare e nel fatidico settimo gioco spinge forte sull’acceleratore e alla quinta palla break del set strappa la battuta al tennista italiano. Si prosegue sul filo dell’equilibrio con Berrettini che è bravissimo sul 5-5 a risalire da un pericolosissimo 0-40 e lo fa con grande coraggio riuscendosi ad issare al tie-break. Il momento chiave del set lo si vive sul 2-2 quando Matteo va per colpire una palla e sullo spostamento laterale cade rovinosamente a terra sulla sua caviglia sinistra. Per fortuna niente di grave, ma Bedene si aggiudica i cinque punti successivi e si mette in saccoccia il primo parziale per 7-2 dopo un’ora di battaglia.
SECONDO SET – Matteo è bravissimo a non mollare anche quando nel quarto game concede una palla break delicata, ma con un servizio vincente si tira fuori dalle sabbie mobili e riesce a impattare sul 2-2. Nel quinto game, dopo uno scambio prolungato, Berrettini riesce a strappare nuovamente la battuta al suo avversario e si porta avanti di un break. L’azzurro non trema e amministra con cura e agio il suo vantaggio sino al decimo gioco dove scaglia ace e raccoglie quanto di buono fatto: un set pari, si va al terzo
TERZO SET – Berrettini è in partita pienamente e lo dimostra nel primo game del set decisivo quando sfrutta la terza palla break su tre e comincia con un allungo fondamentale. Il tennista romano è solido e i primi tre turni di battuta vanno via lisci concedendo un solo punto mentre Bedene arranca ma in qualche modo rimane attaccato alla partita. Il momento di difficoltà per l’azzurro arriva nell’ottavo gioco, l’allievo di Santopadre si incarta e cede la battuta a zero rimettendo in piedi il suo avversario che si porta sul 4-4. Matteo si innervosisce e non riesce a trovare più il bandolo della matassa, l’ultimo game è la testimonianza più fedele di tutto ciò: doppio fallo e poi soli errori di diritto e rovescio. Bedene ringrazia e vola ai quarti.