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Andrey Rublev ha eliminato Fabio Fognini nel contesto delle semifinali dell’ Atp 250 di Belgrado 2022, attraverso il risultato di 6-2, 6-2. Niente da fare per l’unico italiano rimasto in gioco sulla terra battuta serba, arresosi inesorabilmente e nettamente al più giovane russo; il moscovita numero 8 del mondo, infatti, non ha lasciato scampo all’azzurro inanellando vincenti di dritto e soprattutto mantenendo sempre il sangue freddo al servizio, con una collezione di prime efficaci assolutamente lodevole.
Un Fognini spento ha tentato strenuamente di difendere le proprie chance di vittoria variando molto e tentando diverse discese a rete nel suo stile, ma venendo beffato più e più volte da un mai domo Rublev in fase difensiva. Niente da fare, anche dal punto di vista atletico, per Fognini e Rublev in finale; il russo sfiderà Novak Djokovic, numero uno al mondo, per tentare di ottenere un successo d’oro in questo periodo storico altalenante.
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INIZIO
Primo set iniziato non esattamente con il piede giusto da Fognini, causa sui nel corso delle fasi primordiali del primo game e sotto 0-40 dopo pochi secondi; azzurro infatti impreciso in uscita dal servizio, seppur in due occasioni per pochi centimetri, e tripla chance di break russa. Contando su un’ottima prima esterna e sul solito schema dritto in avanzamento/discesa a rete, Fognini è riuscito a risollevarsi dalle sue ceneri e a conquistare il gioco d’apertura: 1-0.
Rublev però ha continuato a martellare con servizio e dritto, le sue armi migliori, rimandando soltanto l’appuntamento con il break; strappo infatti palesato nel terzo game, con duelli da fondocampo sempre favorevoli al russo…ma soprattutto due doppi falli di Fognini sanguinosi: 2-1. Rublev ha alimentato il so vantaggio collezionando accelerazioni e righe da fondocampo, sino a far innervosire un Fognini già di per sé non al meglio sino al 4-1 con doppio break. Chiusura dei conti sul 6-2, con un rendimento al servizio semplicemente eccellente del moscovita.
SVOLGIMENTO ED EPILOGO
Secondo set più lottato, sebbene il risultato non indichi esattamente un sostanziale equilibrio tra i due tennisti protagonisti. Fognini, sebbene non trovando inizialmente palle break da poter trasformare, ha fatto intravedere la qualità del suo tennis sul lato del rovescio, giocando diversi traccianti lungolinea esteticamente godibili. Sulla situazione di 2-2, però, con Rublev letteralmente mai in sofferenza al servizio. il russo è riuscito a trovare un break decisivo per l’inerzia del parziale, anche con un po’ di fortuna; dopo un grave errore di Fognini in seguito a un’accelerazione sensazionale di rovescio, in campo aperto con il dritto, l’azzurro ha lasciato andare il game grazie a una riga appena sfiorata da Rublev con il dritto da fondocampo: 3-2.
Il ligure dal momento sopra descritto ha quasi gettato la spugna, consegnandosi anche nel settimo game e compiendo un disastro in occasione di una chiusura smash agevole per un tennista del suo talento: passante di rovescio russo e 5-2. Chiusura delle danze nuovamente sul 6-2 per Rublev, non prima di aver annullato tre palle break d’orgoglio in favore di Fognini tramite il suo super servizio.
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