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Gli ottavi di finale dell’Atp di Barcellona 2019 offrono uno stupendo match fra spagnoli: il maiorchino Rafael Nadal e il valenciano David Ferrer i protagonisti. La sfida, conclusasi 6-3, 6-3 in favore del numero 2 del mondo, permette a Nadal di accedere ai quarti di finale, che disputerà contro uno fra Tsitsipas e Struff, in previsione di un incontro in qualsiasi caso molto interessante. Ferrer, invece, esce sconfitto da uno scontro pieno di storia, classe e rispetto reciproco, mostrando comunque, se ce ne fosse bisogno, una volta di più, il suo talento genuino.
LA CRONACA – Il primo set inizia con Ferrer immediatamente aggressivo in risposta, che guadagna due palle break spingendo meravigliosamente più volte il rovescio lungolinea, ma Nadal con tenacia vanifica le chances del valenciano e conquista il game d’apertura con uno splendido dritto inside-in. Ferrer comunque conferma l’inizio propositivo e conquista senza difficoltà il proprio game di battuta a 15 con un servizio vincente per l’1-1 primordiale. Nel corso del terzo game, Ferrer offre spettacolo, traendo beneficio da un passante incrociato stretto di rovescio da cineteca e trascina il gioco ai vantaggi, che Nadal con caparbietà , nuovamente, conquista con la consueta pressione da fondo campo che vale il 2-1. Entrambi gli atleti dimostrano solida concentrazione e consistenza mentale e mantengono un assoluto equilibrio alla battuta sino al 3-2, il valenciano affidandosi ai disegni sul rettangolo con il dritto e il maiorchino alla straordinaria resilienza da fondo. Nadal firma la svolta del primo parziale sugli sviluppi del sesto game, godendo di qualche errore di troppo di Ferrer, reo di non aver saputo gestire la rotazione insidiosissima dell’avversario con il dritto mancino: primo strappo del maiorchino sul 4-2. Il valenciano non demorde e crea difficoltà al servizio di Nadal, giungendo sino al 15-30 trovando profondità con i due fondamentali, ma il numero due del mondo fa prevalere la sua capacità difensiva e ottiene tre punti consecutivi trasformando velocemente le situazioni da insidiose a favorevoli per l’ulteriore allungo sul 5-2. Il maiorchino, dopo una interruzione per pioggia, mantiene con sicurezza il servizio che conclude il set per 6-3.
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Il secondo set si apre con Nadal volenteroso di acquisire le sorti del parziale in dipendenza dalle sue qualità e martella sin da subito con il dritto, causando gravi difficoltà all’avversario, strappandogli immediatamente la battuta con intuizioni tattiche che inducono più volte all’errore il valenciano per l’1-0 in apertura. Ferrer prova a reagire d’orgoglio nel corso del secondo gioco, regalando lampi della cristallina classe che ha permesso una carriera meravigliosa, e va sopra 15-40, ma Nadal, con determinazione, conquista un fondamentale gioco in rimonta che vale la conferma sul 2-0. Ferrer prova e riesce ad accorciare sul 2-1, mantenendo il turno di servizio a 0 anche grazie ad un dritto in corsa lungolinea che emoziona il pubblico, consapevole di star vedendo uno scontro fra due indiscussi fenomeni del tennis e, in toto, dello sport iberico. Nel corso del quarto game il valenciano trova adeguate contromisure ai servizi in kick del maiorchino, trovando ancora ottime soluzioni con il rovescio e ristabilendo l’equilibrio sul 2-2. Nadal strappa nuovamente il servizio all’avversario il game successivo, dopo un gioco maratona che si conclude con un errore a rete di Ferrer, sfinito dell’intensità degli scambi prolungati per il 3-2. Il valenciano non molla e risponde colpo su colpo, vincendo spesso e volentieri le sfide lanciate da Nadal sulla diagonale del dritto, oggi superlativo da ambedue le parti, sino al 4-3 maiorchino. Nadal tiene il turno di servizio del 5-3 con fermezza, mostrando maggiore costanza di rendimento con il dritto rispetto alle ultime uscite e firma l’epilogo del match nel corso del nono game, variando molto le soluzioni scelte e mandando a vuoto la pressione da fondo di Ferrer per il conclusivo 6-3. Nadal passa il turno con merito, sfoderando una continuità fisica migliore in confronto agli scontri dei giorni precedenti. Ferrer, invece, termina il percorso a Barcellona, uscendo di scena con il pubblico che intona un coro a lui dedicato che emoziona tutti i presenti e, infine, commovente l’abbraccio fra i due connazionali, amici, campioni iberici.
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