Dopo la sconfitta subita al terzo turno nel Masters 1000 di Monte-Carlo, Novak Djokovic è pronto a voltare pagina all’ATP 250 di Banja Luka. Il numero 1 del mondo, che giocherà in Bosnia un torneo per la prima volta in carriera, ama molto giocare vicino alla sua Serbia e ha subito apprezzato l’ambiente e l’accoglienza che gli è stata da tutti riservata.
“È una bella sensazione essere qui a Banja Luka – ha dichiarato il campione degli Australian Open –. Sono stato qui diverse volte in passato: una volta ho visitato il Presidente per ricevere una medaglia d’onore, un’altra volta nel 2009, quando ho affrontato Viktor Troicki in un match di esibizione. Non so cosa mi riserva il futuro, quindi volevo essere sicuro di giocare qui a questo punto della mia carriera. Ogni partita qui sarà un regalo per me e per le persone che verranno a trovarmi. Il mio modo di vivere sarà diverso: voglio vincere ogni partita, ma voglio anche godermi ogni momento fuori dal campo. C’è stata tanta comunicazione con le persone nelle meno di 24 ore in cui sono stato qui: spero che tutti coloro che sono venuti stiano celebrando le vacanze di Pasqua e godendo dello sport”.
“È la prima volta che partecipo a un torneo in Bosnia – ha proseguito Djokovic –. La cosa migliore del tennis è che ogni settimana hai una nuova opportunità: è evidente che non mi ritengo soddisfatto del risultato che ho ottenuto a Monte-Carlo, ma questa è una nuova settimana e si riparte da zero. Ho sentito subito emozioni positive, c’è stato grande accoglienza da parte delle persone che mi aspettavano all’aeroporto, davanti all’hotel e nelle sessioni di allenamento. Il gomito non è nella condizione ideale, ma è in miglioramento e spero che sarà completamente pronto per la prima partita”.
Il suo più grande rivale è se stesso: “Il più grande ostacolo per me, ad oggi, si chiama Novak Djokovic: se riesco a batterlo, posso battere qualsiasi rivale dall’altra parte della rete. La mia sfida più grande sono i dubbi interni, le insicurezze, essere in grado di trovare l’equilibrio con me stesso per essere in grado di eseguire il gioco nella maniera ideale per me. Van Assche (prossimo avversario, ndr)? So che recentemente è entrato nella top 100, che è un giovane combattente, molto veloce, difficile da sottovalutare in queste condizioni”, ha concluso Djokovic
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