Nikoloz Basilashvili ci ha preso gusto. Sulla terra di Amburgo il georgiano si conferma campione per il secondo anno consecutivo (non accadeva dal biennio 2004/05), battendo il russo Rublev con il punteggio di 7-5, 4-6, 6-3 in due ore e nove minuti di gioco. Una partita piacevole, ricca di ribaltamenti di fronte e con un terzo set giocato in maniera strana, ma che ha premiato il giocatore migliore quest’oggi. È il terzo titolo in carriera per Basilashvili.
Primo set: Dopo due game di studio, con i giocatori a far la differenza soprattutto con il diritto, già nel terzo game Rublev arriva fino a palla break, convertita con un bel lungolinea. Nel sesto game Basilashvili riesce finalmente ad essere più incisivo in risposta e si guadagna ben quattro palle break, tutte salvate con la prima di servizio da Rublev. La quinta palla break è però quella decisiva, guadagnata con un diritto meraviglioso all’incrocio delle righe, che suggella un game fantastico e riporta il match in parità. I due proseguono a braccetto fino al 4-5 quando Basilashvili arriva a set point, che Rublev annulla nuovamente con una prima al centro. Il georgiano controlla il proprio turno di servizio e nel game successivo arriva nuovamente a set point, ma questa volta riesce a concretizzare e chiude 7-5 in 55 minuti.
Secondo set: Il secondo parziale di gioco ricomincia con il consueto vantaggio per i battitori. Nel terzo game Rublev arriva a palla break, ma Basilashvili non lascia spazio alla reazione. L’inerzia del match non cambia finchè nel settimo gioco Rublev porta il georgiano ai vantaggi e sfrutta la palla break concessagli. Sarà il break decisivo, perchè il russo è poi bravo a gestire il ritorno di Basilashvili, chiude il game decisivo a 30 e il set 6-4 in 38 minuti di gioco.
Terzo set: Il set decisivo si apre con il botto, infatti Rublev va subito in affanno nel suo primo turno di servizio e cede il break a Basilashvili che prova a scappare avanti. Il tentativo però naufraga sull’onda di un gioco sciagurato del georgiano che si fa controbreakkare a zero. Ma la partita sembra aver preso una piega particolare e Rublev cede nuovamente il servizio, anche lui a zero. Basilashvili si porta cosí avanti 4-1 e vede la linea del traguardo. Rublev rischia il crollo definitivo, concedendo due palle break anche nel sesto gioco, ma la chiusura è solamente rimandata da un Basilashvili che imposta il pilota automatico e si conferma campione ad Amburgo.