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Andrey Rublev ha conquistato l’ottavo titolo in carriera, il quarto per quanto concerne la categoria 500, trionfando all’ultimo atto dell’Atp di Rotterdam 2021. Il tennista russo ha sconfitto il collega ungherese Marton Fucsovics, chiudendo i conti tramite il punteggio di 7-6(4), 6-4. Rublev ha confermato la propria vena battagliera in Olanda, lasciando le briciole agli avversari scontrati e rispettando il pronostico della vigilia, per quanto concerne la finale con il meno quotato opponente. Il moscovita ha sconfitto Marcos Giron, Andy Murray, Jeremy Chardy e Stefanos Tsitsipas, prima della finale, lasciando per strada un solo set: una macchina da guerra difficilmente scalfibile.
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IL RESOCONTO
Rublev non ha mai concesso il pallino del gioco tra le mani di Fucsovics, mantenendo una regolarità lodevole al servizio e rispondendo con personalità . Dopo un primo parziale lottato e conquistato con carisma da Rublev, il russo ha trovato un break immediato nel secondo set, che ha sensibilmente indirizzato le sorti dell’incontro, poi vinto senza particolari insidie. Il giovane russo, classe ’97, ha ottenuto il quarto 500 consecutivo, dopo Amburgo, San Pietroburgo e Vienna, dunque palesemente galvanizzato nelle occasioni che contano. Buona uscita di scena per Fucsovics, invece, fautore di un torneo sopra le righe e giustiziere di giocatori del calibro di Reilly Opelka e Borna Coric. Rublev ha sconfitto l’ungherese per la seconda volta in carriera, su 4 confronti totali tra eventi del circuito maggiore e Coppa Davis: maturità , talento, determinazione, ingredienti perfetti per vincere.
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