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Novak Djokovic è tornato in campo dopo ben ottanta giorni dall’ultima volta, conquistando immediatamente un successo a discapito di Lorenzo Musetti; 6-3, 6-3 per il numero uno al mondo e nuovamente un sorriso del tennista di Belgrado dopo momenti a dir poco grigi. L’azzurrino ha interpretato positivamente il match, palesando un rendimento all’altezza della situazione e talvolta esaltandosi con accelerazioni fulminanti; l’unica grande pecca della performance di Musetti, risultata infine decisiva, è stata la resa non esattamente pragmatica in occasione delle sette palle break procurate nel corso del match. Il serbo, dal canto suo, ha mantenuto sempre salda la concentrazione, trovando spesso prime vincenti provvidenziali nei momenti di alta tensione. Djokovic sfiderà uno tra Karen Khachanov e Alex De Minaur al secondo turno, a prescindere una sfida non esattamente agevole per l’atleta leader del ranking.
L’INIZIO
Inizio di primo set tutto sommato equilibrato, sebbene entrambi i tennisti abbiano rischiato durante i primordiali game al servizio. Sia Djokovic che Musetti, infatti, hanno recuperato da una situazione di 0-30 per impattare sull’1-1, con errori da ambedue le parti a caratterizzare una partenza in stand-by, di studio del reciproco tennis. Dopo un turno di battuta invece sereno, per quanto concerne il terzo gioco, Djokovic ha immediatamente fatto la voce grossa imponendosi nel quarto game; due palle break per il serbo: la prima vanificata proprio da ‘Djoker’ con una grave leggerezza di dritto in manovra, la seconda invece colta al volo…sempre con il dritto: 3-1. Situazione particolarmente complessa per Djokovic nel quinto game, però, proprio quando la strada sembrava in discesa; 0-40 e tre palle del contro-break per Musetti, neutralizzate però dalla solita diligente resa con il colpo d’inizio gioco del serbo. Chance al vento per l’italiano, con poche colpe nel caso specifico, e Djokovic dominante sul 4-1: non solo ottime prime, ma anche grande personalità in uscita dal servizio. Il serbo ha chiuso i conti senza rischiare nulla, in seguito, inanellando nove punti consecutivi alla battuta: 6-3.
LO SVOLGIMENTO E L’EPILOGO
Secondo set e nuovamente una dimostrazione di forza repentina di Djokovic, avanti di un break dopo appena tre game; dopo il solito tennis tatticamente perfetto, utile a guadagnare tre importanti palla break sullo 0-40, dritto in corsa semplicemente fenomenale al termine di uno scambio prolisso e 2-1 serbo. Momento di difficoltà per Djokovic nel corso del sesto game, con quattro palle break concesse all’avversario e sin troppe indecisioni dal punto di vista puramente tattico; il serbo ha dato l’impressione di forzare troppo alcune giocate sin troppo complesse, sfogando la sua rabbia dopo ogni errore. La consistenza della sua sensazionale prima di servizio, però, lo ha aiutato nel momento decisivo, garantendogli l’annullamento di ogni chance avversaria e conseguentemente il game: 4-2. Dal canto suo, Musetti ha continuato a martellare alla battuta, mostrandosi diligente con il colpo d’inizio gioco e variando molto la traiettoria dei suoi servizi, ben performando sino al 4-3. Djokovic con gli occhi della tigre, però, nei due game seguenti e infine vittorioso sul 6-3 con doppio break attuato nel nono game; accelerazioni con il dritto incrociato letali per il serbo e passaggio del turno in archivio.
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