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Justine Henin è una delle interpreti più apprezzate nella storia del tennis, pioniera di uno stile leggiadro ed efficace, insieme fedele alla tradizione e rivoluzionario. L’atleta belga può vantare 7 titoli Slam, fra i quali 4 Roland Garros, dato fortemente indicativo per ciò che concerne le sue caratteristiche specifiche, seppur i meravigliosi successi sul cemento siano ugualmente eloquenti riguardo la completezza tecnica del suo gioco. Henin ha contrastato il predominio di Venus e Serena Williams sino al 2011, lottando con le proprie armi, instaurando una contrapposizione ideologica netta fra un’attitudine aggressiva e concreta ed una armonica e delicata.
La tennista nativa di Liegi ha trasformato il tennis in arte, dipingendo tele straordinarie ad ogni match e dimostrando sempre e comunque la passione per uno sport che le ha dato certamente meno rispetto a quanto abbia proposto lei per esso e per le generazioni successive. Una celebre tela generata da Henin porta il nome di “Miami 2007“, intrisa della sua eleganza e strutturata con il suo immenso e raro talento. L’atleta classe ’82 si è resa protagonista di un percorso netto in quell’annata particolare, con schizzi del suo tennis estetico e pregiato che hanno incantato il pubblico statunitense, sino all’atteso atto finale. L’opponente ad un passo del traguardo non è stata una qualsiasi, ma Serena Williams. Il primo set è stato dipinto di bianco, in quanto Henin ha inventato colpi oltre il pensabile, chiudendo rapidamente con un 6-0 apparso paradisiaco in previsione di un suo schiacciante successo, apparentemente inevitabile per la qualità dei colpi espressi.
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Il secondo set ha presentato però una svolta inaspettata, che avrà ripercussioni anche sullo svolgimento successivo dell’incontro. Sul punteggio di 6-0, 2-2 e 15-30 in favore della belga, Henin ha proposto un rovescio in avanzamento cercando la rete e con tre volèe sensazionali ha chiuso lo scambio, grazie ad una stop-volley dal pregiato valore, lasciando di sasso l’avversaria e offrendo il definito via libera ad una vittoria meritata. Quel momento ha rappresentato l’espressione più alta dell’essenza tennistica di Henin, e successivamente il suo dipinto si tingerà di nero, in quanto l’efficacia dei suoi colpi diventerà fine a se stessa e compensata dai vincenti devastanti di Williams. La campionessa statunitense farà suo il match, rimontando un sonoro bagel con un solido 7-5, 6-3 conseguente.
Justine Henin è un’artista e la sua innata predisposizione per il tennis non ha fatto altro che alimentare un processo storico ineccepibilmente importante. Pablo Picasso ha detto: “Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ci sono altri che con l’aiuto della loro arte e della loro intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole”. Henin fa parte della seconda categoria di pittori, crea, disfa, innova e rispetta i canoni: da una pallina gialla ad una supernova.
https://www.youtube.com/watch?v=wHZHUcRCkZw
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