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“Adesso, soprattutto per merito di Jannik e dei suoi compagni, quindi per grazia ricevuta, siamo un esempio virtuoso. Da una parte è una grande soddisfazione, dall’altra è una situazione pericolosa per il contesto in cui operiamo, quello dello sport italiano, il contesto più assistenzialistico possibile, che non premia il merito”. Lo ha detto Angelo Binaghi, presidente della Fitp, durante la presentazione della collezione ‘Jannik Sinner x Pigna’ al Foro Italico, a proposito dei successi della federazione che presiede. Al centro del suo ragionamento c’è un “sistema conservativo”, in cui “il merito viene visto come un disturbo, un ostacolo al sistema stesso – spiega – e normalmente spesso viene anche combattuto. Comunque noi stiamo combattendo e combatteremo fino in fondo per difendere tutti i meriti, tutti i diritti di Jannik, dei nostri ragazzi, di tutto il nostro sistema, dei nostri 600mila e passa tesserati, delle nostre quattromila società e di questi meravigliosi ragazzi”, aggiunge.
“Ho avuto l’onore di fare 20 anni di conferenze stampa con Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli. Oggi sono con Jannik che deve ancora fare tanta strada per raggiungere Nicola ma mi auguro di fare ancora tante conferenze con lui. Con Jannik affrontiamo problemi differenti: con Nicola e Lea abbiamo valorizzato i principi sani del tennis italiano su cui rifondare la federazione. Con Sinner la nuova frontiera, un tennis e un paddel che devono diventare ancora piu’ popolari di quello che sono adesso”, ha aggiunto. Per Binaghi non ci sono limiti alle prospettive di crescita: “Jannik non crede che il tennis supererà il calcio in popolarità e praticanti, ma si ricrederà lui è nato in un paese dipendente dal calcio e non riesce a vedere le prospettive, si sottovaluta il fenomeno”. Poi aggiunge: “Quest’anno abbiamo insegnato il tennis a 316mila bambini, ma vogliamo ancora crescere molto – spiega – noi investiamo 7 milioni di euro l’anno ma ne vorremmo spendere molti di più. Avere un partner come Pigna – aggiunge ancora il numero 1 della Federtennis e paddel – per noi ha anche una valenza simbolica e mi riferisco ai docenti e al mondo della scuola”. La strada intrapresa è quella giusta e lo dicono i numeri: “Mai come quest’anno abbiamo avuto tanti nuovi sponsor – prosegue – per cui è la conferma che questa nuova formula funziona e anche grazie ai successi dei nostri ragazzi. Queste due settimane non hanno grande appeal solo per il pubblico, ma anche per grandi aziende”.
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