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La prima conferenza stampa odierna agli Internazionali BNL d’Italia ha visto Andy Murray protagonista. Lo scozzese, testa di serie numero 2 del torneo, debutterà domani al secondo turno contro il qualificato kazako Mikhail Kukushkin. Argomento cardine è stato, inevitabilmente, la rottura tra lui e Amelie Mauresmo.
“In Australia abbiamo iniziato bene, ma tra il primo Slam della stagione e Roma abbiamo trascorso insieme solamente 10 giorni. Voglio dire, per due anni credo che i risultati siano arrivati. È vero che non abbiamo vinto un Grande Slam e la gente giudica questo per capire se ha funzionato o meno ma prima che arrivasse facevo veramente fatica. La mia fiducia era bassa e stavo andando nella direzione sbagliata. Il tempo trascorso insieme è stato positivo. Mi dispiace solo non aver vinto un torneo importante che era ciò che volevamo entrambi. Federer ha smesso con Edberg alla fine dello scorso anno perché quest’ultimo voleva passare più tempo con la sua famiglia. Non c’entra nulla che Amelie sia una donna. Vorrei un coach a tempo pieno e non è facile farlo per quattro-cinque anni di fila. Ivan (Lendl, ndr) mi ha aiutato dal punto di vista mentale quando ancora non avevo mai vinto uno Slam prima. Non ho ancora pensato al nuovo coach. Ho bisogno di qualcuno che stia con me 35-40 settimane l’anno, questo sì. Ne parlerò col mio team nelle prossime settimane e valuteremo sul da farsi senza fretta. Il ranking? Preferirei arrivare a Parigi come numero 2 ma non è essenziale e non so neanche cosa devo fare per garantirmi tale posizione per il Roland Garros. Sarebbe bello ma accetto qualsiasi cosa accadrà. Qui arrivo bene, mi sono preso una pausa dopo Monte Carlo per riposare. Mi sento molto meglio rispetto allo scorso anno quando arrivai provato da Madrid”.