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“Nel 2010 mi sono ritirato da una partita senza nessun motivo. Avevo vinto il primo set e perso il secondo al tiebreak. Stavo perdendo nel terzo set e mi sono semplicemente ritirato. Sono sempre stato un giocatore a cui piace lottare fino alla fine di una partita quindi ritirarmi dal nulla è stato davvero strano per me”. Questa la confessione di Andreas Seppi al portale Behind The Racquet, una sorta di spazio riservato ai giocatori per raccontare i momenti più negativi della carriera.
“Durante un cambio di campo – prosegue Seppi nel suo racconto – ho detto al mio allenatore: ‘Se perdo il prossimo game, ho finito’. E così è andata. Mi sono ritirato e basta. Ho detto all’arbitro che la gamba mi faceva male, quindi non potevo più giocare. Dopo la partita sono entrato negli spogliatoi ed è entrato il mio allenatore. Pensavo si sarebbe arrabbiato ma era calmo e ha detto che capiva la situazione. Non ho incolpato quella partita. Ero sul tour da otto anni, gareggiando ai massimi livelli con costante adrenalina. Ero arrivato a un momento in cui non ne potevo più e avevo bisogno di una pausa. Il mio allenatore ha detto che avrei potuto prendere tutto il tempo di cui avevo bisogno. Ero sorpreso di sentirlo parlare così dopo un match in cui avevo deliberatamente mollato”.
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