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Ancora Sinner-Medvedev: Miami evoca bei ricordi al russo, ma gli ultimi precedenti parlano azzurro

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto IPA

Jannik Sinner e Daniil Medvedev. Ancora loro. Il matchup che – da appassionati di tennis – esattamente due mesi fa ci aveva regalato la gioia più grande da 50 anni a questa parte – si ripropone sul cemento di Miami. Da Melbourne alla Florida, sempre sul veloce, ma con condizioni, soprattutto ambientali, decisamente diverse. Una rivalità che è arrivata già a quota 10 partite disputate, con un record piuttosto emblematico: il russo si è aggiudicato le prime sei sfide, l’azzurro le ultime quattro.

Le statistiche non dicono tutto, ma spesso e volentieri dicono abbastanza. Quel Sinner che abbiamo iniziato ad ammirare dagli Us Open in poi è un giocatore di tutt’altra caratura rispetto al passato. D’altronde le 42 vittorie e le 3 sconfitte negli ultimi 45 match parlano chiaro. E’ un Sinner i cui tornei sembrano ormai destinati a partire dai quarti di finale in poi. Lo si è notato anche in questi giorni a Miami, dove certamente non si sta vedendo lo stesso giocatore pimpante come a Melbourne o Rotterdam. Fisiologico, d’altronde non si può essere al 100% della condizione fisica e mentale per 12 mesi filati. Eppure chi se lo ritrova di fronte, pur giocando una partita sontuosa – come nel caso di Tallon Griekspoor – volente o nolente finisce per perderla. E stiamo parlando di un top-25 della classifica mondiale.

L’impressione è che un Sinner del genere – quantomeno sui campi rapidi – possa essere fermato soltanto da avversario del suo stesso range di classifica. Vale per Carlos Alcaraz, come d’altronde accaduto due settimane fa a Indian Wells, e potrebbe valere anche per Daniil Medvedev. Il russo anche quest’anno si sta trovando benissimo negli States, e dopo la finale persa in California ora ha tutte le intenzioni di difendere il titolo conquistato a Miami Gardens dodici mesi fa proprio contro il tennista di Sesto Pusteria. Insomma, se da un lato gli ultimi 4 scontri diretti di Pechino, Vienna, Torino e Melbourne non faranno dormire sonni tranquilli al buon Daniil, dall’altro può sempre evocare i bei ricordi di quella finale vinta in due set.

Il match appare aperto a qualsiasi epilogo: Jannik, forte degli ultimi precedenti, non può che partire favorito secondo i bookmakers. Ma lo scontro diretto degli Australian Open ci regalò un Medvedev sceso in campo con una strategia totalmente diversa rispetto al passato. E per buoni tratti dell’incontro aveva anche funzionato, prima della rimonta messa in atto dal fenomeno azzurro. Con ogni probabilità, quindi, vedremo un Medvedev aggressivo, che tende a stare più vicino alla riga di fondo, costringendo Jannik a trovare meno profondità nei suoi colpi. Un po’ quello che ha fatto anche Griekspoor nel match di terzo turno qui a Miami. L’olandese a un certo punto è scoppiato, il russo ha senza dubbio le qualità per resistere a certi ritmi più a lungo.

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per un gustoso antipasto in questo fine settimana di Pasqua. Ore 20:00, Miami: Jannik Sinner contro Daniil Medvedev – Atto XI.

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