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Tra le nuove leve del tennis internazionale è lecito appuntarsi il nome di Yaroslav Demin. Il tennista russo, classe 2005 che si era già messo in luce nel 2021 portando la sua nazione a vincere la Davis Cup Junior e trionfando nel torneo ITF grado 1 di Guadalajara nel 2022, sta intraprendendo quest’anno le prime esperienze a livello professionale sfruttando appieno l’ATP Accelerator Programme. “Ho iniziato a giocare a tennis quando avevo sei anni – racconta Demin –. Prima facevo anche altri sport come il calcio, ma una volta presa la racchetta in mano ho capito che sarebbe stato il mio sport. Con i miei genitori abbiamo trovato un coach e ho iniziato un percorso più serio e professionale”. L’importante svolta nella preparazione tennistica dell’attuale numero 1306 ATP è arrivata un anno e mezzo fa, quando ha iniziato ad allenarsi alla Rafa Nadal Academy di Manacor: “Non si tratta della mia prima esperienza in Spagna, infatti mi ero già allenato a Barcellona in passato. Adesso faccio base fissa nell’accademia di Rafa e devo dire che mi trovo molto bene; sto imparando sempre di più lo spagnolo e vengo costantemente motivato dai coach e dai preparatori per migliorare come atleta e come persona”. Demin si aggiunge ad una lista di profili interessanti come Daniel Rincón, Abedallah Shelbayh e Martín Landaluce, i quali rappresentano la vera e propria linfa del progetto tennistico di Nadal, vivo ed interessante oggi più che mai.
Grazie all’ottima stagione passata, nella quale ha chiuso l’anno al sesto posto del ranking ITF dedicato agli under 18, Yaroslav Demin ha iniziato a beneficiare dell’ATP Accelerator Programme. Con le nuove regole in vigore dal 2023, i ragazzi che si sono classificati tra la prima e la decima posizione a livello junior nella stagione precedente, possono beneficiare di quattro ingressi per semestre nei tabelloni principali dei tornei dell’ATP Challenger Tour. Dopo averne discusso con il suo team, Yaroslav ha scelto di cominciare con i Tenerife Challenger 2 e 3; nel suo esordio assoluto in un tabellone principale del circuito cadetto ha impensierito Francesco Passaro prima di cedere in tre set, mentre nel terzo dei tre tornei organizzati da MEF Tennis Events sull’isola canaria si è arreso a Raul Brancaccio. “Per noi rappresenta una grandissima opportunità – ha ammesso il tennista della Rafa Nadal Academy –. Noi ragazzi giovani possiamo misurarci con tennisti di grandissima qualità e questo ci serve per crescere più in fretta. Sono rimasto molto contento della scelta fatta da ATP, è anche un modo per vedere più ragazzi competere insieme e tutto ciò non può che essere positivo”.
I buoni risultati e l’esordio tra i professionisti fanno ben sperare, ma la strada di Demin è ancora lunga: “C’è davvero molto da fare per migliorarsi ancora. Al momento mi sto concentrando tanto sulla rotazione del mio dritto, visto che l’obiettivo è quello di diminuire la percentuale dei miei errori. La più grande differenza tra i ragazzi molto giovani come me ed i tennisti più esperti è il controllo del gioco. Nel circuito maggiore i professionisti sono in grado di gestire bene i momenti della partita, senza mai strafare. Sto capendo che è su questi dettagli importanti che si vincono i match, per cui devo lottare di più ed essere solido”.
Il gioco di Yaroslav, che ha un fisico ancora molto asciutto ma un’ottima rapidità nei movimenti, presenta effettivamente tante accelerazioni sia di dritto che di rovescio; superato il primo impatto con i professionisti, sarà il raggiungimento di una velocità più costante e ‘sicura’ ad assicurargli lo step successivo. Per ora può godersi i preziosi consigli di un mentore d’eccezione come Rafael Nadal: “Ho avuto l’occasione di allenarmi con Rafa e per me significa moltissimo. È una persona eccezionale, sempre disponibile; tra le tante cose di cui parliamo insiste sul dare sempre oltre il 100% in allenamento: ‘è l’unico modo per assicurarsi un rendimento alto in partita’, mi ha spiegato. Sto lavorando duramente per provare ad entrare in top 400 entro la fine del 2023; sono molte posizioni e sarà complicato, ma ci proverò. Sognando più in grande, mi piacerebbe ottenere la top 100 il prima possibile, vedremo se ne sarò capace”. Nonostante il rispetto per le origini, Demin è molto grato alla Spagna, Paese che lo ha accolto e gli continua a dare tutti gli strumenti per vivere di tennis giorno dopo giorno: “Per me è come se fossi anche un po’ spagnolo. Sto bene a Manacor e sto cercando di imparare la lingua, gli usi ed i costumi di una nazione che mi sta ospitando. Sono grato a chi mi sta dando questa possibilità”.
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