Carlos Alcaraz si appresta al rientro nel Masters 1000 di Madrid dopo l’assenza a Montecarlo, e nel frattempo ha rilasciato un’intervista esclusiva a Marca. Diversi i temi affrontati, a partire proprio dall’assenza nel Principato: “Ho provato frustrazione, perché era un torneo a cui avevamo deciso di andare a giocare, un torneo molto bello a cui avevo giocato solo una volta ed ero entusiasta di gareggiare. Quando ti infortuni, i pensieri positivi non arrivano mai. È stato un momento frustrante perché è arrivato all’improvviso“. Sugli infortuni: “Tante volte non capisco le situazioni, non capisco i momenti e mi chiedo il perché, e se sto facendo bene le cose: sto dormendo bene, sto mangiando bene, mi sto allenando bene e arrivano gli infortuni. Alla fine dobbiamo fare i conti con gli infortuni. Anche se fisicamente mi sento bene, mi sono allenato bene, ho 20 anni e il mio corpo non è ancora pronto. Ho bisogno di un paio d’anni affinché il mio corpo si adatti un po’ a questi ritmi. Credo che prendendoci cura di noi stessi in questi anni miglioreremo“.
Alcaraz ha poi risposto a una domanda sul ranking: “Per molte questioni essere numero 2 è molto meglio del 3. Ad esempio a livello di brand e di immagine. Ma a livello tennistico e sportivo non cambia: in semifinale affronterai i migliori indipendentemente dalla classifica“. Sull’ipotesi doppio con Nadal alle Olimpiadi di Parigi: “Non ne abbiamo parlato. L’ho incontrato in questi giorni, negli ultimi tornei, e la verità è che non ho osato dirglielo. È una cosa che mi entusiasmerebbe moltissimo, sarebbe un sogno; so che anche lui sarebbe entusiasta di giocare con me. Ho già detto mille volte che sarebbe una cosa bellissima giocare il doppio con lui alla mia prima Olimpiade“.