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“Dopo tre mesi di totale isolamento,Grigor è andato direttamente a Belgrado. Né a Belgrado, né a Zara, gli è stata offerta la possibilità di fare il tampone“. Questa la risposta di Georgi Stoimenov, manager di Grigor Dimitrov, alle accuse lanciate dal padre di Novak Djokovic, che affermava che fosse stato proprio il suo assistito ad aver diffuso il Covid-19 tra i partecipanti al torneo. Stoimenov ha replicato tramite il sito bulgaro tenniskafe.com che la colpa è stata degli organizzatori: “Gli organizzatori dell’evento sono i soli responsabili del protocollo sanitario e delle regole da seguire. Grigor ha rigorosamente osservato tutte le norme imposte dagli organizzatori e le leggi e i regolamenti esistenti quando ha attraversato il confine tra Bulgaria, Serbia e Croazia“.
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