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Aga Radwanska, la tennista dalla bacchetta magica ha detto basta

Agnieszka Radwanska - Wimbledon 2016 - Foto Ray Giubilo

“Devo arrendermi al fatto che non sono più in grado di spingere il mio corpo ai limiti richiesti”. Così si è espressa sul suo profilo twitter Agnieszka Radwanska, che ha recentemente annunciato il ritiro dal tennis professionistico a soli 29 anni, una delle ultime interpreti di un tennis vario e capace di ingarbugliare nella propria ragnatela qualsiasi tipo di avversaria.

CHI È AGNIESZKA RADWANSKA

Nata a Cracovia il 6 Marzo del 1989, Agnieszka muove i suoi primi passi sul campo da tennis all’età di 4 anni. È suo padre Robert a convincere lei e la sua sorella minore Urszula a praticare lo sport di racchetta. Aga esordisce nel circuito maggiore nel maggio 2016 al torneo di Varsavia dove si arrende ai quarti di finale a Elena Dementieva. Seguiranno ben presto ottimi risultati che la porteranno per quasi un decennio al top delle classifiche mondiali.

IL PALMARES DI AGA “LA MAGA”

La tennista di Cracovia può vantare nel suo palmares 20 titoli WTA, due semifinali a Melbourne, un quarto al Roland Garros, una splendida finale sui prati di Wimbledon persa da Serena Williams e una vittoria alle Finals di Singapore ai danni di Petra Kvitova. Dal 2008 al 2016 l’estrosa polacca non è mai scesa oltre la decima posizione del ranking WTA ed ha raggiunto la seconda posizione nel luglio del 2012, subito dopo la finale di Wimbledon. Ad inizio 2017 i primi problemi fisici, per lo più alla schiena, per Agnieszka, che non ha avuto la forza di rialzarsi e ricominciare  a vincere con continuità. Poche prestazioni da ricordare negli ultimi 2 anni, una in particolare se la ricorderà bene Simona Halep al primo turno di Indian Wells: 3 set di tennis spettacolare della polacca capace di disinnescare la numero 1 al Mondo a suon di palle corte e discese a rete, il suo marchio di fabbrica.

CURIOSITÁ SU AGA

I suoi idoli sono Pete Sampras e Martina Hingis. Non sono poche le somiglianze dal punto di vista del gioco con la svizzera: l’intelligenza tattica, la rapidità dei piedi e l’armonicità dei colpi sono caratteristiche peculiari del gioco sia della “maga” polacca che della campionessa elvetica. È la prima tennista polacca di alto livello dopo Jadwiga Jedrzejowska che raggiunse la finale a Wimbledon (1937) e al Roland Garros (1939). Roger o Rafa? Aga dice Roger per l’eleganza ma nutre rispetto sconfinato anche nel campione maiorchino. Ama molto Parigi ma il suo torneo preferito è Wimbledon. Sui manti erbosi dell’All England Club Agnieszka ha raggiunto il suo più grande risultato a livello Slam: la finale persa contro Serena Williams con il punteggio di 6-3 5-7 6-2.

IL TENNIS SENZA RADWANSKA

Dopo il ritiro di Roberta Vinci e quello più recente di “Chicca” Schiavone, dice addio a soli 29 anni forse l’ultima interprete di un tennis d’altri tempi. Con quel corpicino esile solo una maga poteva resistere 8 anni tra le prime 10 del Mondo. E la 29enne di Cracovia ha dimostrato lungamente perché le sue stesse avversarie le danno quest’appellativo vicino più al mondo delle fiabe che al mondo reale. Non è forse appartenente ad un mondo immaginario la volée spalle alla rete che giocò a Miami contro Kristen Flipkens nel 2013? E come questa se ne potrebbero citare a bizzeffe di magie, dai back di rovescio alle smorzate, dai lob in demi-volée  ai colpi in ginocchio in uscita dal servizio, questi ultimi talmente tanto unici da definirsi ormai “colpi Radwanska”. Colpi unici di una tennista unica perché, senza nulla togliere a tenniste molto più vincenti di lei, Aga valeva da sola il prezzo del biglietto. Il tennis non perde una vincitrice slam, è vero, ma perde una maga, anzi “la maga”.

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