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Jannik Sinner - Foto Mike Frey-Imagn Images/Sipa USA
Jannik Sinner sconterĂ una squalifica di tre mesi per doping. Il fuoriclasse azzurro ha infatti deciso di accordarsi con l’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) per risolvere definitivamente il caso Clostebol, accettando così un periodo di ineleggibilitĂ di tre mesi per la violazione delle norme antidoping del marzo scorso, quando risultĂ² positivo a due controlli. Nonostante questa Spada di Damocle sulle spalle, il fenomeno azzurro aveva comunque portato a casa due slam, le Atp Finals e la Coppa Davis con l’Italia, a dimostrazione della sua enorme forza mentale. Tra tre mesi, con la testa sgombra, l’auspicio è che possa riprendere a macinare risultati come fatto in precedenza: il rientro è previsto per inizio maggio agli Internazionali d’Italia.
Ăˆ una notizia che lascia attonito il mondo del tennis, ma che risolve un problema che si stava facendo sempre piĂ¹ consistente per Jannik, con il rischio del protrarsi della questione fino a fine anno. Tra il 16 e il 17 aprile infatti il Tas di Losanna avrebbe discusso il ricorso presentato dalla Wada (che chiedeva fino a due anni di squalifica), ma il verdetto non sarebbe stato istantaneo. In questo modo la Wada ha ritirato il proprio ricorso, e Sinner rimarrĂ fermo dal 9 febbraio scorso (quattro giorni di sospensione provvisoria giĂ scontati) al 4 maggio 2025 compreso, mentre potrĂ tornare ad allenarsi dal 13 aprile.
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Quali tornei salterĂ Sinner: a rischio il primo posto del ranking
La squalifica di tre mesi costringerĂ l’altoatesino a saltare quasi per intero la stagione sulla terra rossa, ma non solo. Sinner non potrĂ infatti difendere i punti di campione in carica nel Masters 1000 di Miami, ma sarĂ escluso anche da altri tre Masters 1000: Indian Wells, Monte Carlo e Madrid. Calcolatrice alla mano, Jannik perderĂ 1600 punti. Dopo aver perso i 500 punti di Rotterdam (che il classe 2001 ha saltato con l’idea di presentarsi a Dubai), l’asso azzurro perderĂ anche i 400 delle semifinali di Monte Carlo (quelli di Indian Wells gli erano giĂ stati sottratti lo scorso anno), i 200 dei quarti di finale di Madrid e soprattutto i 1000 della vittoria a Miami; contando anche il torneo olandese, sono dunque 2100 i punti che l’azzurro non potrĂ difendere, che lo porteranno a inizio maggio ad avere 9730 punti totali.
Lo stop di tre mesi mette dunque a repentaglio la prima posizione nel ranking di Sinner: molto dipenderĂ dai risultati di Alexander Zverev e Carlos Alcaraz da qui a maggio, con il tedesco che non ha troppi punti da difendere, mentre l’iberico è campione in carica a Indian Wells ma l’anno scorso saltĂ² Monte Carlo. Tuttavia, gli Internazionali d’Italia saranno uno snodo importante in questo senso, dal momento che Zverev è campione in carica, mentre Sinner e Alcaraz non hanno preso parte all’edizione 2024 e dunque non avranno punti da difendere.
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Sinner squalificato: il comunicato integrale della Wada
A rendere nota la notizia della squalifica del tennista altoatesino è la stessa Wada tramite un comunicato ufficiale diffuso in mattinata: “L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver raggiunto un accordo per la risoluzione del caso riguardante il tennista italiano Jannik Sinner, con l’atleta che ha accettato un periodo di ineleggibilitĂ di tre mesi per una violazione delle norme antidoping, dopo essere risultato positivo al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024. Nel mese di settembre, WADA aveva presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) nel caso del sig. Sinner, che era stato giudicato da un Tribunale Indipendente come non responsabile nĂ© negligente. Nonostante questo ricorso, le circostanze specifiche del caso hanno portato WADA a considerare un accordo per garantire un esito equo e appropriato, conformemente all’Articolo 10.8.2 del Codice Mondiale Antidoping“.
La nota prosegue: “WADA accetta la spiegazione fornita dall’atleta riguardo alla causa della violazione, come indicato nella decisione di primo grado. WADA riconosce che il sig. Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del CAS, un’atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicitĂ dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi. Come giĂ affermato, WADA non ha richiesto la squalifica di alcun risultato, ad eccezione di quanto giĂ imposto dal tribunale di primo grado“.
In conclusione: “La Federazione Internazionale di Tennis e l’Agenzia Internazionale per l’IntegritĂ del Tennis, entrambe co-respondenti al ricorso di WADA presso il TAS e nessuna delle quali ha impugnato la decisione di primo grado, hanno accettato l’accordo per la risoluzione del caso. Secondo i termini dell’accordo, il sig. Sinner sconterĂ il suo periodo di ineleggibilitĂ dal 9 febbraio 2025 fino alle 23:59 del 4 maggio 2025 (inclusi quattro giorni giĂ scontati dall’atleta durante la sospensione provvisoria). In base all’Articolo 10.14.2 del Codice, il sig. Sinner potrĂ riprendere ufficialmente l’attivitĂ di allenamento dal 13 aprile 2025. Alla luce dell’accordo, WADA ha formalmente ritirato il proprio ricorso al TAS“.
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Le parole di Sinner dopo la squalifica
Sulla decisione di fermarsi per tre mesi si è espresso lo stesso Jannik, evidenziando il sollievo per aver risolto definitivamente la questione: “Questo caso mi ha tenuto in sospeso per quasi un anno e il processo era ancora lungo, con una decisione che forse sarebbe stata presa forse solo alla fine dell’anno. Ho sempre accettato di essere responsabile per la mia squadra e mi rendo conto che le rigide regole della Wada sono un’importante protezione per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere questi procedimenti sulla base di un accordo per una sanzione di tre mesi“.
Gli fa eco anche il suo avvocato Jamie Singer, che ha commentato così la scelta: “Sono felice che Jannik possa finalmente lasciarsi alle spalle questa dolorosa esperienza. La Wada ha confermato i fatti stabiliti dal Tribunale Indipendente. Ăˆ chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, non era a conoscenza della situazione e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi da alcuni membri del suo team hanno portato a questa situazione“.
Il commento di Binaghi
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, il quale si è espresso così sulla squalifica di Sinner ai microfoni di SuperTennis: “Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierĂ come merita“.