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Abodi: “Mi piacerebbe che Sinner pagasse le tasse in Italia, creiamo le condizioni”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Alessandra Carli / LiveMedia

“Se sono contento che Sinner paghi le tasse a Montecarlo? Mi piacerebbe che le pagasse qui in Italia. Ma c’è un tema che va affrontato senza ipocrisia, lui sta facendo una cosa perfettamente legale, perché è consentito a chi vive almeno dieci mesi l’anno in giro per il mondo di pagare le tasse nel paese dove risiede maggiormente”. Lo ha detto il ministro dello sport, Andrea Abodi, intervistato da Un giorno da pecora su Rai Radio 1, parlando della residenza di Jannik Sinner a Montecarlo: “Il punto poi è capire se noi, sempre con una norma, creeremo le condizioni per prevedere che paghi qui quello che paga lì. Semplicemente perché comunque vive all’estero dieci mesi all’anno, il merito sportivo non c’entrerebbe nulla, sarebbe un modo per far tornare i talenti”.

E sul talento e la forza del numero uno al mondo: “Può diventare lo sportivo italiano più forte di sempre, ma soprattuto mi auguro sia di ispirazione per tutti. Quello che lo rende più forte è l’aspetto psicologico, affronta qualsiasi difficoltà, quando è in campo è concentrato e quando esce dal campo è la migliore delle persone possibili”.

Poi su Gravina e la Figc: “Se mi esprimessi sarei inopportuno. Devono parlarne tra di loro, valutare quello che meglio può rappresentare un programma poi da mettere a terra per il calcio italiano. Quello che è stato promesso quattro anni fa non è stato tutto realizzato e le responsabilità sono di tutto il sistema. Se Gravina merita la conferma? Non voglio esprimermi, il ministro che interviene in queste cose è inopportuno e non voglio esserlo. Io dico che si può far meglio, penso ci possano essere margini di miglioramento, ma è giusto che decidano fra di loro”.

Infine, sulla Lazio: “Ranieri alla Roma? Una bellissima persona. Se la Lazio può vincere lo scudetto? Passo dopo passo, è un pensiero ardito ma bisogna anche sognare, non è impossibile, ci sono le condizioni: Baroni è bravo ed equilibrato, la squadra è di grande livello anche se forse senza assolute eccellenze e abbiamo una panchina lunga. Come va con Lotito? Normale, io so perdonare senza dimenticare, abbiamo tante idee differenti ma io cerco di valorizzare quelle comuni. Meglio come presidente della Lazio o come politico? Come presidente ha fatto molto bene, come politico deve dimostrarlo, perché sono solo due anni che fa il senatore”.

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