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Sfuma il primo titolo 1000 a Jannik Sinner, che per la seconda volta nella sua giovane carriera perde in finale in quel di Miami. L’azzurro non riesce a sfatare il tabù rappresentato da Daniil Medvedev, che si impone con il punteggio di 7-5 6-2 e vince il sesto scontro diretto su altrettanti incontri tra i due. Le difficoltà a livello di matchup le si conoscevano, con l’allievo di Simone Vagnozzi e Darren Cahill chiamato agli straordinari per provare a rompere il muro eretto dall’ex numero uno del mondo. Le tre ore di battaglia contro Alcaraz e le complesse condizioni climatiche, con tanto caldo e umidità, hanno fatto il resto, con Jannik apparso sempre più a corto di energie con il passare dei minuti.
Peccato per l’epilogo, con la mancata ciliegina sulla torta al termine di quattro settimane di grande tennis da parte del classe ’01 oltreoceano. Restano le prestazioni offerte, l’indimenticabile partita vinta contro Alcaraz e il ritorno in top-10, mentre l’appuntamento con il primo trionfo in un 1000 è – almeno per il momento – rinviato a data da destinarsi. Festegga il 27enne russo, che vince invece il suo quinto 1000, torna alla posizione n°4 del ranking mondiale ed è primo nella race.
PRIMO SET – Medvedev tiene a zero il primo turno di battuta, mentre Sinner deve faticare ben quattordici punti per riuscire a salvare il suo dopo non aver concretizzato un iniziale vantaggio di 40-15 e annullato una successiva palla break ai vantaggi. Nel quinto game è Medvedev a trovarsi in difficoltà, anche a causa di due doppi falli consecutivi dal 30-0. Il russo grazie alla prima di servizio riesce ad annullare ben quattro occasioni di break all’azzurro, ma alla quinta deve capitolare su un grande attacco di dritto di Sinner, che poi chiude con la demi volée vincente.
Purtroppo il vantaggio dura poco, con il nastro che trascina fuori un paio di colpi di Sinner, che restituisce immediatamente il break. Sotto 4-3 il nostro giocatore chiede anche l’intervento del medico, che gli fornisce dei sali per reintegrare un po’ viste le condizioni molto complicate a livello di caldo e umidità. I due tengono i rispettivi servizi fino al dodicesimo gioco, quando Jannik gioca un brutto game condito da diversi errori e cede il parziale per 7-5.
SECONDO SET – Purtroppo le difficoltà di Jannik proseguono anche all’inizio del parziale successivo: l’azzurro tende ad arrivare male sulla palla con tutto ciò che ne consegue. Perde a zero il servizio nel secondo game, riesce a trovare una reazione di puro cuore che lo porta al contro-break, ma nel quarto gioco Medvedev riesce nuovamente a strappargli la battuta. Questa volta Medvedev non si fa sorprende e e consolida il vantaggio, salendo sul 4-1. Sinner riesce a rimanere scia, regalandosi un’ultima possibilita di rispondere per il match nel nono game, ma Medvedev tiene il servizio a zero e trionfa.
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