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Stefanos Tsitsipas si prende la rivincita della semifinale degli Australian Open su Daniil Medvedev e per il secondo anno consecutivo approda in semifinale al Roland Garros. Ennesima performance sublime del classe ’98 di Atene, che si conferma sempre più il numero 1 della Race to Turin. 6-3 7-6(3) 7-5 questo il punteggio finale con cui la testa di serie numero 5 ha sconfitto per la seconda volta in carriera, in otto precedenti, il numero 2 del mondo. Quest’ultimo, pur sfornando una buona prestazione, tra le migliori su terra battuta in carriera, si è mostrato ancora una volta non pienamente a suo agio su questa superficie. I suoi colpi così piatti e lineari, perfetti sul cemento, sul rosso risultano essere meno performanti e sicuramente maggiormente gestibili, in particolare per il tennis completo del 23enne greco.
Per Stefanos, oltre a trattarsi della seconda semifinale parigina, si tratta della quarta in uno Slam e il suo sfidante, non certo a sorpresa, sarà Alexander Zverev. Il tedesco, sesta testa di serie del tabellone, ha infatti domato senza alcun patema (6-4 6-1 6-1) la “sorpresa” di questa 120esina edizione del Roland Garros: lo spagnolo Alejandro Davidovich-Fokina. Il finalista in carica degli Us Open raggiunge così per la terza volta il penultimo atto di un Major, la prima a Parigi. Escludendo l’incubo di primo turno con il connazionale Oscar Otte, il minore dei fratelli Zverev ha dominato tutti i suoi avversari sino a questo momento nella Capitale francese ma con Tsitsipas ci si attende una sfida ricca di pathos e spettacolo. Sarà la loro ottava sfida in carriera, la prima però su terra e in uno Slam. I precedenti recitano 5-2 in favore del fuoriclasse ateniese ma è stato Zverev ad avere la meglio nella loro ultima sfida: quest’anno in finale ad Acapulco. Si prospetta insomma un grande spettacolo con un’unica certezza: chiunque dei due vinca sarà per la prima volta in finale al Roland Garros.
L’equilibrio che ci si attende nella semifinale fra Tsitsipas e Zverev, è stato anche il filo conduttore di entrambi i quarti della parte bassa del tabellone femminile. Sia nella sfida fra le “esordienti” Tamara Zidansek e Paula Badosa che in quella fra le “compagne di doppio” Elena Rybakina ed Anastasia Pavlyuchenkova sono state tante le incertezze sull’esito finale. Nel primo dei due quarti ha prevalso la 23enne slovena, numero 85 del mondo, col punteggio di 7-5 4-6 8-6. Nella sfida fra la kazaka e la russa, ha invece avuto la meglio la 29enne di Samara, testa di serie numero 31, in rimonta, 6-7(2) 6-2 9-7.
In modo pazzesco, quindi le due approdano per la prima volta in semifinale in uno Slam . Un risultato impensabile per entrambe alla vigilia del torneo. Basti pensare che Zidansek prima di questo torneo non aveva mai raggiunto il terzo turno in un Major mentre la Pavlyuchenkova, pur avendo raggiunto i quarti in tutti i tornei più importanti, non era mai approdata nel penultimo atto. Un traguardo, tuttavia, che entrambe hanno pienamente meritato ed in questi quarti in particolare lo hanno confermato.
La numero 85 del mondo, infatti, pur essendo partita molto male nel match (sotto 3-0 con doppio break) non ha mai abbandonato di un centimetro la partita a livello mentale e pian piano si è costruita la possibilità di creare l’ennesima impresa di questo suo torneo “da favola”. Già, proprio un’impresa dato che dall’altro lato del campo, come detto, c’era la Badosa, giocatrice in grado di registrare un superbo 18-2 in stagione sulla terra battuta prima di questa sfida e capace anche in questa contesa di mettere in campo il suo tennis estremamente propositivo. Questo enorme successo, oltre ad esser frutto di grande lucidità dal punto di vista tattico, arriva soprattutto grazie alla grande qualità di gioco da parte della Zidansek. Quest’ultima è difatti in grado di produrre un gran quantitativo di vincenti con ambo i colpi e si muove alla grande. A ciò poi abbina una buona soluzione in slice col rovescio, che spesso ha costretto la Badosa ad attaccare con colpi non penetranti.
Insomma si tratta di una giocatrice completa, che ora proverà a giocarsi tutte le sue carte nella semifinale contro la Pavlyuchenkova. A proposito della russa, anche lei, dopo le splendide affermazioni sulla Sabalenka e su Azarenka, è riuscita in un’ulteriore impresa: battere una giocatrice forte ed in ripresa, che aveva appena battuto la giocatrice più forte di sempre. Come lo ha fatto? Mixando perfettamente la sua arma principale, ossia la grande capacità di imprimere un’inaudita potenza ai suoi colpi, ad un’inaspettata forza mentale nelle concitate fasi finale della durissima contesa.Si prospetta perciò una semifinale davvero interessante, in cui è difficile, per quanto detto in precedenza , delineare una favorita. Si può pronosticare, invece, una semifinale molto tesa, in quanto per entrambe è un’occasione unica di raggiungere l’ultimo atto del torneo dello Slam parigino.
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