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La campionessa in carica Olesya Pervushina, n.2 del ranking juniores e testa di serie numero 1 del tabellone in rosa, aprirà lunedì mattina il programma del 58° Trofeo Bonfiglio sul campo n.1, proprio di fronte alla storica palazzina liberty del Tc Milano Alberto Bonacossa. Lo farà contro la statunitense Elysia Bolton per inaugurare la prima giornata dedicata ai tabelloni principali, la cui programmazione metterà in mostra anche il n.1 del draw maschile, il cinese Yibing Wu, opposto al taiwanese Tseng. Ma sarà anche una giornata carica d’azzurro, con 13 italiani in campo. Nella prima tornata di match, sparpagliati su 10 campi a partire dalle 9 del mattino, spazio alla trentina Melania Delai contro la colombiana Osorio Serrano, alla romana Martina Biagianti (in gara con una wild card grazie all’ingresso diretto di Tatiana Pieri) contro la russa Rakhimova e alla marchigiana Elisabetta Cocciaretto contro l’americana Subhash. Ma anche, tra i maschi, ad Alberto Fossati impegnato in un derby tra wild card contro Mark Mandlik, statunitense, figlio di quella Hana Mandlikova che vanta un best ranking Wta di n.3 e quattro titoli Slam in bacheca (l’altra figlia, Elizabeth, ha superato le qualificazioni). Poi tra i match più interessanti del Day 1 azzurro c’è anche la sfida tra la valtellinese Federica Rossi e l’altra statunitense Taylor Johnson, n.12 delle classifiche Under 18 e testa di serie n.4. Impegno difficile per la lombarda, che però sul campo n.8 (terzo match) può contare sul suo tennis vario e di spinta e sperare nelle condizioni non brillantissime dell’avversaria in arrivo da Oltreoceano proprio in queste ore. Scontro complicato anche per la trentina Monica Cappelletti, opposta alla n.2 del seeding Amina Anshba, n.8 Itf Junior. Cinquina al maschile con Mattia Frinzi, Francesco Forti, Guido Marson, Federico Lucini e Jannik Sinner (contro l’israeliano Oliel, terzo favorito del seeding) a chiudere il programma di giornata, fatto in totale di 43 match di singolare oltre ai doppi che si aggiungeranno in coda.
Ci sarà invece da attendere fino a martedì per rivedere in campo i 16 protagonisti delle qualificazioni che hanno strappato un biglietto per i rispettivi main draw. Tra di loro anche due italiani, uno è il molisano Federico Iannaccone, bravo a uscire vincitore da un derby molto equilibrato con il romano Gian Marco Ortenzi. Una partita spaccata in due, con un primo set deciso soltanto al dodicesimo game e un secondo parziale prima dominato da Ortenzi (scappato sul 4-0) e poi recuperato in extremis, quando tutto sembrava far pensare al terzo set (anche un set point sul 5-4 e servizio) fino al 7-5 7-5 finale. L’altro nostro portacolori a passare le “quali”, e portare a 9 il totale in campo maschile, è il mancino di Latina classe 2001 Giulio Zeppieri, bravo a superare al turno decisivo il bulgaro Leonid Sheyngezikht, un armadio con cappellino nero e dal diritto potentissimo ma solo a sprazzi. L’azzurro si è dimostrato più continuo e più deciso, specialmente nei punti chiave. Come a fine primo set, quando ha fatto i salti mortali per incamerare un tie-break sempre condotto nel punteggio e nell’iniziativa del gioco: prima 5-1, poi 6-3, fino al 6-6 e ai decisivi due errori del bulgaro che hanno incanalato parziale e match tutto. Dopo il 7-6 del primo set infatti l’azzurro è volato via anche nel secondo, prima che tutto si rimettesse in discussione a seguito di un tweener goffamente mancato. Poco male, perché quel che contava era vincere e mettere un’altra bandierina italiana nel main draw. Non ce l’ha fatta, nel torneo femminile, Elisa Visentin, fermata al turno decisivo dalla taiwanese Joanna Garland per 6-3 6-2.