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L’idea alla base dell’Atp Next Gen Finals di Milano è quella di dare spazio ai migliori giovincelli Under 21 del mondo in modo tale da mostrare ciò che sarà il tennis del futuro. Ci si immagina quindi tra i partecipanti ragazzi con non eccessiva esperienza alle spalle. Borna Coric tra i fanciulli che competeranno è di sicuro quello con più ore di gioco.
Alla tenera età di 20 anni il croato ha infatti già concluso più di 160 partite nel circuito maggiore portando a casa risultati di rilievo. Nel 2014 si fece conoscere al grande pubblico battendo a Basilea l’attuale numero 1 del ranking ATP: Rafael Nadal. Questo 2017 però, differentemente dalle aspettative degli specialisti del settore, per Coric è stato meno positivo di quanto ci si potesse aspettare. Basti pensare che nella Race to Milan, classifica riservata solo ai giocatori con meno di 21 anni, Borna risulta solamente quinto. Peggio ancora è il ranking mondiale dove il ragazzo di Zagabria è addirittura fuori dalla top 50. In recenti interviste è stato lui stesso ad ammettere il mezzo fallimento della stagione sottolineando come “nel 2014 quando arrivai in semifinale a Basilea le aspettative erano alte ma il calo in classifica era questione di tempo. Ammetto che il progetto per quest’anno era di finire nei primi 25”.
I principali risultati negli ultimi dodici mesi sono arrivati nella prima parte di stagione. A marzo a Miami nel Masters 1000 americano è riuscito a spingersi fino al terzo turno. Ha battuto in ordine prima Marcel Grannollers e poi Domenic Thiem. Quella con l’austriaco è stata a livello tecnico una delle migliore prestazioni dell’anno. Al turno successivo ha poi perso con Adrian Mannarino. Altro risultato davvero degno di nota è arrivato sulla terra di Madrid dove Coric, partendo dalle qualificazioni, ha raggiunto i quarti di finale, estromettendo dal torneo il numero 1 del mondo Andy Murray. Quella con lo scozzese fu il punto esclamativo per una stagione che non sembrava stare procedendo male. Anche perché c’è da considerare che, prima di Madrid, Coric aveva appena messo a segno il primo sigillo stagionale portando a casa il titolo dell’ATP 250 di Marrakech. Tutto sembrava stare procedendo per il meglio quando qualcosa è girato.
I problemi sono arrivati nelle prove del grande slam dove Borna, al di là dello US Open, non si è mai spinto oltre il secondo turno. Prima è arrivata la sconfitta australiana con Dolgopolov, a Parigi si è poi dovuto arrendere a Steve Johnson, chiudendo con Wimbledon dove ha perso da Ryan Harrison. L’unico slam dove le cose sono andate leggermente meglio è stato New York: terzo turno. Per il resto la seconda parte della stagione del croato ha iniziato a rotolare con varie sconfitte ai primi turni o addirittura nelle qualificazioni. Il talento est europeo ha recentemente ammesso come “nelle ultime settimane ho avuto un brutto atteggiamento e spesso sono stato troppo nervoso”.
Gli alti e bassi hanno quindi indissolubilmente fatto parte della stagione di Borna Coric che però durante tutto l’anno è sempre stato sicuro di una cosa: le Atp Next Gen Finals sono cosa buona e giusta. il croato ha più volte sottolineato come per lui il torneo possa significare una svolta epocale per il mondo del tennis. Da poco ha anche definito questo progetto sia il vero evento dell’anno. Borna quindi di certo non verrà in Italia per farsi una vacanza. Mancano ormai sempre meno giorni all’inizio delle Next Gen Finals e tutti sembrano davvero pronti a dire la propria.