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Va a Daniil Medvedev la prima vittoria delle Next Gen Finals Milano 2017. Nel derby russo contro Karen Khachanov, il numero 65 al mondo si impone in rimonta con lo score di 2-4 4-3 4-3 4-2. C’era tanta curiosità per l’esordio “ufficiale” del torneo nonostante l’assaggio con le qualificazioni tra italiani allo Sporting Milano 3: campo senza corridoi che riporta alla mente gli storici Masters degli anni 90′ a far da contraltare a regole rivoluzionarie. Dai set a quattro game al palmare in panchina e leggere le proprie statistiche, passando per il “no-let” che mette addirittura in difficoltà un giudice di sedia d’esperienza come Bernardes, supportato da giudici di linea “elettronici” per la prima volta nella storia.
I due russi mettono subito alla prova le nuove regole: i prime due giochi dell’incontri vengono assegnati mediante il “deciding point” sul 40-40, entrambi portati a casa da Khachanov. Medvedev entra in partita col servizio e prova a riaprire il set in extremis, salendo sullo 0-40 sul 3-2, con la collaborazione del moscovita autore di un paio di errori col dritto lungolinea. Il numero 2 del seeding però non si scompone, ottiene il massimo dalla prima di servizio e con quattro punti consecutivi chiude il primo parziale sul 4-2.
Sciolta la tensione, Medvedev riesce finalmente ad alzare i giri del proprio motore. Chiave di svolta un ottimo quinto gioco a suon di dritti vincenti, Khachanov avverte la pressione e sotto per 3-2 si fa agguantare sul 40-40 dal 40-15. Il deciding point, allo stesso tempo set point per l’avversario, viene però annullato con freddezza ma il trend sembra essere ormai cambiato: nel tie-break il numero 65 al mondo spreca per due volte un mini-break di vantaggio e rischia di rovinare tutto sul 6-5 perdendo un punto rocambolesco a rete, tuttavia non si disunisce e pareggia il conto spuntandola per 8-6 grazie al dritto in rete del connazionale.
Galo Blanco prova a spronare nel coaching a fine set Khachanov nel prendere la rete più spesso ma Medvedev ha altri programmi: Daniil fa e disfa, perde un break di vantaggio e viene sorpassato sul 3-2 con due deciding point consecutivi ma nel tie-break è praticamente ingiocabile. Fotografia del suo momento un potentissimo smash che vale il 5-1, il terzo set point è quello buono per chiudere sul 7-3 e mettere la testa avanti.
Un colpo durissimo per il morale di Khachanov che non riesce a cambiar marcia. Medvedev innalza ulteriormente il proprio livello con i fondamentali da fondo campo, il suo avversario si appella al servizio per restare in partita sino al 2-2, ma nel sesto gioco capitola di fronte a un paio di splendidi vincenti col colpo bimane. Il 21enne moscovita chiude così il match nonostante un principio di crampi e un breve intervento del fisioterapista all’ultimo cambio campo e parte nel migliore dei modi nel gruppo B.