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Riccardo Balzerani nasce a Rieti il 25 ottobre del 1998. Il padre Roberto, grande appassionato di tennis, lo porta in campo sin da piccolo al circolo La Foresta, dove il piccolo Riccardo si appassiona giorno dopo giorno a racchetta e palline. “Ho iniziato a fare sul serio intorno ai 10 anni al Salaria Sport Village – racconta Balzerani – sotto la guida dell’ex davisman Stefano Pescosolido. Ho poi girovagato tra Terni e Napoli prima di un paio di importanti stagioni al centro tecnico federale di Tirrenia”. A giugno il trasferimento alla Tennis Training di Foligno sotto l’ala di Fabio Gorietti e Federico Torresi. Negli ultimi mesi, però, è stato Alessio Torresi a seguirlo con maggiore assiduità. Nel 2017 ha trovato una buona continuità di risultati futures e la prima vittoria, a Como, in un main draw challenger.
Tennista da veloce. Balzerani è potenzialmente la mina vagante delle qualificazioni Next Gen. “Arrivo a Basiglio in fiducia sul cemento dopo aver disputato un mese di tornei in Thailandia sul veloce, dove ho raggiunto alcuni buoni risultati. La marcia di avvicinamento alle qualificazioni procede quindi molto bene. La mia stagione è stata positiva e le assegnerei un buon 7 in pagella. Non ho avuto grandi picchi, ma ho saputo trovato grande continuità di rendimento”. Il tennis di Balzerani è prettamente da veloce, anche se sa disimpegnarsi bene anche sulla terra battuta. “Ho migliorato tanto il dritto e, nel complesso, riesco a essere intenso nel match più a lungo rispetto a prima”.
Idolo Shapovalov. Balzerani non è certamente tra i favoriti ed è il più giovane dei nextgen italiani presenti a Basiglio, ma il sogno sarebbe quello di affrontare Denis Shapovalov. “Amo il tennis del canadese: ha un gioco brillante, espolosivo, quasi un ‘tennis-champagne’; lo definirei abbagliante…”.