Hyeon Chung si aggiudica le Next Gen Finals Atp di Milano. Il tennista coreano rimonta un set ed un break di svantaggio ad Andrey Rublev e conquista la prima edizione di questo nuovissimo torneo: 3-4(5) 4-3(2) 4-2 4-2 il punteggio finale di una finale senza dubbio a due volti.
EQUILIBRIO – Inizio di partita nel quale i due giocatori sono molto attenti e timorosi, è soprattutto Chung ad offrire occasioni al suo avversario ma nel quarto gioco riesce a risorgere da 0-40 impattando sul 2-2. Rublev comanda il gioco, il coreano gioca in contropiede e mette in mostra tutte le due doti di contrattaccante. Ma il russo è in grande spolvero e trova angoli impossibili, nonostante questo Chung annulla un set point ed impatta sul 3-3. Il tie-break premia il giocatore russo che con un servizio vincente porta a casa il primo parziale cacciando un urlo clamoroso.
PARTITA GIRATA – Il match sembra prendere una piega ben definita visto che il coreano sembra scoraggiato e dall’altra parte Rublev è semplicemente on fire. Un break ad inizio di secondo set porta il russo addirittura sul 3-1 e poi sul 3-2 e servizio. Qui cambia la musica con Chung che approfitta di due doppi falli di Rublev e si torna nuovamente al tie-break: l’inerzia è chiara e parla coreano, tutta la frustrazione dell’allievo di Vicente si manifesta con la racchetta scaraventata a terra. Un set pari.
TRIONFO COREANO – L’emorragia non si ferma ad inizio terzo set con Chung che si porta avanti di un set prima che Rublev possa avere un sussulto, ma è una situazione non permanente visto che il coreano continua ad essere quadrato e difende su ogni palla come se fosse l’ultima dell’incontro. Il tennista con gli occhiali si porta a casa anche la terza frazione di gioco con lo score di 4-2. Vicente prova a calmare Rublev, ma il talento russo non riesce più ad essere continuo e perde ancora una volta la battuta. Chung veleggia, ma non concretizza sul 3-1 quando ha a disposizione due match point. Questione di minuti: dopo il cambio campo il coreano annulla una palla break e chiude i conti. Milano è ai suoi piedi. Il torneo Next Gen è suo.