Nella terza giornata delle Atp Next Gen Finals di Milano 2017 Andrey Rublev sconfigge il numero 51 del mondo Denis Shapovalov: finisce 4-1 3-4 4-3 0-4 4-3 in 2 ore e 5 minuti. Una partita piena di sali e scendi che è stata di sicuro tirata e divertente anche grazie alle nuove regole. Con questo risulto il russo si qualifica alle semifinale del torneo. C’è infatti da ricordare come questa partita fosse diventato un spareggio nel gruppo A per il secondo posto del girone. Dopo Hyeon Chung è quindi Andrey Rublev a passare il Round Robin. Per conoscere l’avversario del prossimo turno bisognerà aspettare l’esito dell’ultimo match di giornata nel gruppo B dove la situazione è ancora molto aperta. Tutto dipenderà quindi dalla sfida tra Borna Coric e Karen Khachanov: in caso di vittoria del primo sarà proprio quest’ultimo a qualificarsi come primo, altrimenti si dovrà andare a contare il numero dei set vinti e persi vista la situazione di pari merito. Vietato quindi staccarsi dal televisore stasera, tutto è ancora in bilico…
LA CRONACA: la partita comincia nella maniera più elettrica possibile. Entrambi sono scesi in campo con grande carica agonistica e le prime discussioni arrivano già nei palleggi. Nonostante le svariate critiche sul torneo rilasciate da Rublev nelle scorse settimane, tutti e due paiono tenerci particolarmente al risultato finale. Sul piano tattico quella odierna è una vera è proprio battaglia di stili, con i due che sfoderano il proprio talento in maniera diversa. Shapovalov è più fantasioso mentre l’altro è molto più rigido in ciò che fa. Il primo dei due che cala nella partita è il canadese che paga una piccola debacle e va sotto di un break. Con queste nuove regole si sa che è difficile recuperare quando si va sotto e in un attimo Rublev va a servire per il set. Errore dopo errore Shapovalov consegna il parziale al rivale: 4-1 in 16 minuti.
Anche il secondo set si apre con il canadese che sbaglia eccessivamente. I gratuiti sono molti e oggi più che mai con il dritto Shapovalov sta avendo molti problemi. Rublev proprio come nel primo parziale sembra poterne approfittare ma il biondo nordamericano ricomincia a caricarsi e arriva a palla break: il russo però oggi non perdona e cinicamente chiude il gioco, 1-1. La partita tutto sommato è bella e il talento cristallino dei due ci fa ammirare grandi giocate: entrambi corrono con la forza e la voracità di chi ha meno di 21 anni e questa sembra poter essere la vera essenza del torneo. Nel sesto gioco Rublev serve per rimanere vivo e la pressione si sente: un paio di errori di troppo e 0-40. Shapovalov sembra poter chiudere ma il russo non ci sta e manda tutto al tie-break. Al cambio il canadese gira avanti 4-2 e ancora una volta sembra poter chiudere. Rublev ancora una volta però lotta e annulla altri 3 set-point (oltre ai 6 cancellati nel corso del parziale) ma alla fine si deve arrendere. Shapovalov chiude 4-3 in 36 minuti.
Ad inizio terzo set si inizia a giocare ad un livello molto alto. Il canadese in particolare vola per il campo e adesso mette seriamente in difficoltà il rivale: tre magie e break immediato. La partita adesso è completamente girata. O almeno sembra tale poiché nel momento decisivo per allungare Shapovalov esagera nella ricerca degli angoli e concede la rimonta al rivale. 1-1. L’equilibrio continua a regnare sovrano e rapidamente si vola al tie-break. Rublev parte meglio e riesce a vincere lui questa volta, 4-3.
In apertura di quarto set si pensa che il russo possa avere trovato finalmente la giusta incisività per portare a casa la partita. Al cambio campo Rublev è però costretto ad un lungo medical time out per un serio problema al piede. La camminata è claudicante e Shapovalov non perdona. Il canadese inizia a fare muovere l’avversario macinando punti su punti. La luce del giocatore di Mosca improvvisamente si spegna e Denis scappa. 4-0 e partita di nuovo capovolta. Se non sono montagne russe (e canadesi) queste…
All’alba del quinto set tutta l’inerzia della sfida è dalla parte di Shapovalov che anche a livello di riserva energetica sembra messo meglio. Qualcosa è girato nella testa di Rublev che adesso pare sull’orlo del baratro. Accelerazione dopo accelerazione il canadese mette pressione ma senza riuscire a trovare il break. Il russo inizia a crederci e il punteggio rimane in parità: alla fine la sfida viene decisa da un nuovo tie-break. Allo scoccare delle 2 ore di gioco Rublev tira fuori energie inaspettate e si porta avanti 5-2. Quando meno se lo si aspettava quindi il russo riesce a dare l’ultima sterzata e portare a casa la partita.