La ‘International Surfing Association’ (Isa) ha fatto sapere di aver proposto che le gare olimpiche di surf di Parigi 2024 vengano giudicate a distanza dopo che il progetto di costruire una nuova torre su una famosa spiaggia di Tahiti ha attirato l’ira dei gruppi ambientalisti. Così ora la federazione ha suggerito agli organizzatori e al governo polinesiano che i giudici di gara utilizzino “immagini dal vivo riprese da terra, acqua e droni” per dare le loro valutazioni relative alle evoluzioni degli atleti in azione a Teahupo’o. La proposta è arrivata dopo che una chiatta da costruzione, utilizzata per installare in mare una nuova torre per i giudici in alluminio alta 14 metri, ha sfondato parte di una barriera corallina durante i test.
Il leader polinesiano Moetai Brotherson ha annunciato che la gara di surf sarebbe rimasta nella sede prevista, presentando un piano in più fasi per la costruzione della nuova torre in alluminio. Questa dovrebbe essere completata entro il 13 maggio, in tempo per un evento della World Surf League, visto come una prova generale per le Olimpiadi. Brotherson ha anche detto che durante i colloqui con le parti interessate, ha ottenuto il sostegno unanime dei sindaci, della federazione del surf e anche delle associazioni. L’Isa ha comunque ribadito nei giorni scorsi di avere accolto con favore la decisione delle autorità di sospendere i lavori della torre di 14 metri per sostituire una struttura in legno esistente, che non è più conforme agli standard richiesti.