Sabato 21 dicembre Oleksandr Usyk e Tyson Fury daranno vita al secondo incontro di una rivalità che nel primo appuntamento ha messo per la prima volta nella storia dei pesi massimi tutte e quattro le cinture della divisione regina. L’evento inizierà alle 17:00 con la ricchissima undercard di Riyadh, ma per vedere all’opera i due fuoriclasse bisognerà attendere almeno le 23:00 (ora italiana), quando Usyk e Fury saliranno sul ring. La novità è rappresentata dalle cinture: non più quattro, ma tre. Perché una, la IBF, è stata tolta all’ucraino per non aver affrontato lo sfidante obbligatorio, Daniel Dubois, che intanto ha vinto il suo match contro Anthony Joshua e si è preso una delle corone. Un terzo incomodo che per ora non riguarda Usyk, che punta a difendere le corone Wbc, Wba e Wbo, e Fury, che punta a riprendersele. Difficile fare pronostici. Usyk è un genio tattico, con molta più qualità pugilistica del britannico. Ma allo stesso tempo il Gypsy King ha il vantaggio fisico, unito ad una velocità tutt’altro che limitata per la sua stazza.
I PRONOSTICI DEI CAMPIONI ITALIANI
COME VEDERLO IN TV E STREAMING
L’intero evento che culminerà con il main event tra Usyk e Fury sarà trasmesso in Italia su Dazn in pay per view al prezzo di 19.99 euro. Discorso diverso nel Regno Unito: l’evento avrà un costo di £ 24,95 per i clienti Sky nel Regno Unito e di € 27,95 per i clienti Sky nella Repubblica d’Irlanda. Sportface.it vi offrirà una cronaca del combattimento e un focus sul vincitore.
IL RACCONTO DEL PRIMO MATCH
Sempre a Riyadh il pugile ucraino superò per split decision il britannico e divenne il primo campione mondiale indiscusso dei pesi massimi nell’era delle quattro cinture (a 25 anni dal match di unificazione delle tre corone tra Lennox Lewis ed Evander Holyfield). La prima sconfitta in carriera per Fury – che non accettò il verdetto – partì nella seconda metà del match, dopo una buona partenza da parte del Gypsy King. La svolta si registrò nell’ottavo round. L’ucraino andò a segno con un gancio sinistro al naso del rivale, causando una frattura. Fury non fu più lo stesso. E nella ripresa eccessiva ci fu anche il conteggio decisivo, che indirizzò definitivamente il match. Alla fine furono assegnati un 115-112 e 114-113 per Usyk. L’altro giudice scrisse un 114-113 a Fury, che protestò: “Credo di aver vinto questo match. Lui ha vinto alcuni round, ma io ne ho vinti di più. Tornerò. Abbiamo una clausola di rivincita”. Che è stata attivata, come sappiamo bene.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Un faccia a faccia lunghissimo, quasi da record, ha preceduto la conferenza stampa. Undici minuti, secondo calcoli ufficiali. Poi i primi affondi: “Le chiacchiere sono state fatte. Nel primo incontro ho parlato e scherzato, come ho fatto per tutta la mia carriera. Questa volta, faccio sul serio. Farò qualche danno”, ha detto ai giornalisti Fury. Usyk ha risposto: “Non aver paura, non ti lascerò solo. Ci vediamo sabato”. “Dopo questo non sentirete più parlare di Oleksandr Usyk”, ha aggiunto Fury a Queensberry Promotions. “È stato un camp lungo. Sono stato lontano da mia moglie e dai miei figli per tre mesi. Non ho parlato con Paris (la moglie, ndr) per tre mesi, non una parola. Ho sacrificato molto”. Stesso discorso dall’altra parte, a maggior ragione per un ucraino costretto ad allenarsi lontano da un paese in guerra. “Parlo con mia moglie ogni giorno, ogni volta, ogni secondo, ogni minuto. Anche con i miei figli. Mi è stato d’aiuto”, le parole di Usyk a TNT Sports.
L’UNDERCARD
Andrii Novytskyi vs Edgar Ramirez (pesi massimi)
Daniel Lapin vs Dylan Colin – (pesi massimi leggeri)
Peter McGrail vs Rhys Edwards – (pesi superpiuma)
Isaac Lowe vs Lee McGregor – (pesi piuma)
Johnny Fisher vs David Allen – (pesi massimi)
Serhii Bohachuk vs Ishmael Davis – (pesi superwelter)
Moses Itauma vs Demsey McKean – (pesi massimi)