[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
“Resteremo la casa dello sport in tv, anche se non dovessimo avere i diritti per trasmettere la Serie A. E in generale Sky, con i suoi programmi e le sue produzioni, è molto più della Serie A, con un’offerta per tutte le età e tutta la famiglia“. Lo ha detto, in un’intervista rilasciata a Repubblica, l’ad di Sky, Maximo Ibarra, a proposito della sconfitta nella gara per i diritti di Serie A. Anche sulle tre partite settimanali in co-esclusiva l’offerta Sky non è stata giudicata soddisfacente. Ma Ibarra aggiunge: “Ne usciremo utilizzando i 750 milioni che non abbiamo speso per i diritti della Serie A per altri scopi: acquisto di altri diritti, non solo nel calcio, produzione di nuovi contenuti anche grazie alla piattaforma paneuropea di Sky Studios. E poi con quattro nuovi canali di entertainment con il nostro marchio. E ancora, sfruttando la prevalenza tecnologica: la nostra piattaforma Sky Q non offre una semplice aggregazione di contenuti, ma permette a chi la usa di avere nella sua pagina principale un unico palinsesto che contiene tutto ciò che gli interessa: dai canali della stessa Sky, a operatori Over the top come Amazon Prime e Netflix, a Spotify. Oggi annunceremo anche un accordo con Disney+, che sarà anch’esso su Sky Q“.
Poi ancora: “Continueremo a trasmettere almeno 400 partite l’anno. Fino a luglio, con gli Europei di calcio, ovviamente non cambierà nulla. Poi dalla prossima stagione avremo gli incontri di Champions ed Europa League. Europa Conference League, oltre alla Premier e alla Bundesliga. E ancora continueremo ad essere la tv della Moto Gp e della Formula Uno, del tennis, del basket con la Nba, del rugby…Per questo Sky continua a essere la casa dello sport”. E sul possibile ricorso all’Antitrust per i diritti di A: “Se l’accordo tra Dazn e Tim avesse come obiettivo quello di escludere che la A possa essere trasmessa su tutti i device e su tutte le piattaforme, allora sarebbe un tema da valutare molto attentamente. Ovviamente verrà affrontato quando la gara sarà chiusa, ma vorrei ricordare che noi non abbiamo mai impedito a nessuno di avere i contenuti della Serie A sulla propria piattaforma. Siamo stati partner di Dazn finora e ci aspettiamo che vengano adottati gli stessi criteri che Sky ha adottato da quando ha avuto sette partite di calcio in esclusiva. Del resto anche Tim Vision ha sulla sua piattaforma la nostra Now”.
[the_ad id=”668943″]
Poi la conclusione sul rischio della perdita di abbonati: “Siamo molto di più della Serie A. La nostra offerta, sport compreso, è studiata per tutta la famiglia, a partire dalle serie e dai film, ai quali si aggiungono l’informazione di Sky TG24, show consolidati che crescono di anno in anno come Master Chef, X Factor e Italia’s Got Talent e, dalla prossima stagione, Pechino Express, nonché produzioni originali come la quinta e conclusiva stagione di Gomorra, ma anche Sky Arte. E poi c’è un vantaggio tecnologico che anche di recente ha preso forma con Sky Wifi, la nostra offerta per la banda ultralarga che ci sta dando molte soddisfazioni. Se la Serie A non ci fosse, ovviamente, ne scaleremo il costo dall’abbonamento ai clienti in modo del tutto trasparente e proattivo”.
[the_ad id=”676180″]