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“Il nostro vero scatto si è realizzato in poco meno di tre mesi, quando l’infrastruttura è stata triplicata introducendo tecnologie complesse che aiutassero tutti i maggiori operatori di telecomunicazioni a evitare congestioni della rete”. Questa l’opinione dei vertici di Dazn che si intesta “lo scatto” verso la digitalizzazione del Paese, nonostante i primi mesi di problemi tecnici che hanno funestato la Serie A in streaming. Il Corriere della Sera scrive che dall’inizio del campionato, l’audience media per giornata ha raggiunto quota 6 milioni di persone che vedono le partite dai vari dispositivi. Nelle prime giornate della Serie A la percentuale delle persone connesse attraverso device è stata pari al 25% mentre andando avanti con la stagione arriviamo ad una suddivisione di circa 80% da smart TV e 20% connesse da altri device.
Poi ancora: “Tutti fenomeni drasticamente crollati dalla quarta giornata di campionato, la complessità di un evento sportivo attraverso la connessione online è dovuta alle caratteristiche: una grande connessione in un tempo limitato e per un territorio limitato. Basti pensare a cosa accade in Campania quando gioca il Napoli. Gli investimenti di DAZN sulle tecnologie complesse servono proprio a evitare congestioni in caso di elevate richieste di connessione in poche ore e in un piccolo territorio”, dicono da Dazn al Corsera. Soddisfatta Veronica Diquattro, chief revenue officer Europa di Dazn: “Portare tutta la Serie A TIM in streaming non significa solo fare un grande lavoro per favorire lo sviluppo dell’infrastruttura digitale ma anche incentivare la crescita della cultura digitale del nostro Paese e in questo il calcio è davvero l’acceleratore che può fare la differenza e che può portare a centrare l’obiettivo“.
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