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Ad una settimana dall’inizio della Serie A 2022/2023, la questione dei diritti tv è ancora molto complicata: l’accordo trovato tra Dazn e Sky, infatti, non ha incontrato i favori del pubblico a causa di un’offerta intricata e, soprattutto, molto più costosa rispetto allo scorso anno. È quanto denuncia il Codacons, che in un comunicato spiega: “I telespettatori e tifosi italiani, già bersagliati lo scorso anno da una serie incredibile di disservizi, si ritrovano ora costretti a studiare le caratteristiche di un accordo, quello tra SKY e DAZN, che somiglia moltissimo a un pasticcio, assurdo e incredibile. Gli utenti non possono e non devono trasformarsi in contabili: cosa che gli è invece richiesta per addentrarsi nei meandri delle varie possibili combinazioni di abbonamenti, attivazioni e tariffe incrociate”.
Dopo aver sottolineato il costo totale per vedere la Serie A (€60 al mese), l’associazione conclude: “Non solo non sono previsti né la possibilità di scegliere un pacchetto unico (a costo ridotto) né sconti speciali per chi è già cliente (come accadeva in passato). Si propone una soluzione complicatissima a pochi giorni dall’inizio del campionato, lasciando gli utenti in una condizione di grande incertezza sui contenuti stessi e le caratteristiche dell’offerta. La conferma arriva dai forum e dai social network, dove la protesta dei telespettatori sta montando proprio in queste ore. L’Associazione, in questo senso, chiederà immediatamente un incontro a SKY, con cui da anni collabora per una migliore tutela dei consumatori, e a DAZN per arrivare a una soluzione giusta per i milioni di tifosi coinvolti”.
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