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2024 uguale Paralimpiadi di Parigi. Lo sa bene Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, che ha definito l’appuntamento parigino ‘i Giochi della consacrazione’: “Confermeranno l’importanza del mondo paralimpico nella diffusione di un’idea di sport universale. Ad aiutarci sarà il ritorno dopo tanti anni in Europa, un fattore che renderà più facile seguire i nostri atleti, soprattutto grazie alla decisione della Rai di trasmettere per la prima volta i Giochi sul canale generalista. Entreremo con più efficacia nelle case degli italiani e questo sarà un’ulteriore spinta per il mondo paralimpico“.
“A oggi l’obiettivo principale è avere il maggior numero di sempre di atleti qualificati alla Paralimpiade. Sono moderatamente ottimista: da un lato mi aspetto conferme dai nostri grandi atleti che già hanno ottenuto risultati straordinari nel nuoto, nell’atletica, nella scherma, nel tiro con l’arco; dall’altro, abbiamo Federazioni che stanno lavorando molto bene e che potrebbero ottenere risultati importanti. La qualificazione del sitting volley è un risultato straordinario, che premia una Federazione che ci ha creduto. Anche il triathlon e la pesistica stanno lavorando bene” ha spiegato Pancalli.
Il numero uno del CIP si è poi soffermato sull’importanza di un impegno non solo in termini di risultati: “Sono fiero della politica sportiva che si occupa di tutto il resto. Dobbiamo coniugare gli obiettivi dei campioni e le speranze dei ragazzi che hanno disabilità, senza mai dimenticare di essere coerenti con la nostra mission: fare risultati ma contagiare il Paese e renderlo migliore. In questo prendo in prestito le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ci ha riconosciuto come una sorta di avanposto in questa rivoluzione culturale e silenziosa“.
Infine, Pancalli si è spinto con la mente già alle Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026: “Saranno un’occasione strategica perché giochiamo in casa, e siamo consapevoli che saranno soprattutto l’evento su cui costruire il nostro futuro. Siamo già proiettati lì. Organizzeremo la più bella Paralimpiade di sempre, ma non sono così convinto che saremo altrettanto capaci di affrontare con la celerità che serve il tema dell’accessibilità alle strutture turistiche e ricettive“.
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