L’Italia continua a fare la voce grossa alle Paralimpiadi di Tokyo 2020. Nella notte e nella mattinata italiana di martedì 31 agosto, infatti, il tricolore è arrivato a quota 43 metalli, quattro in più rispetto al record stabilito a Rio de Janeiro 2016. I protagonisti arrivano dal lancio del disco e dal ciclismo. Copertina meritata per Assunta Legnante che non solo sale sul secondo gradino del podio, ma stabilisce anche il record europeo nella classe sportiva F11 con una misura di 40.25. La medaglia d’oro è finita nelle mani della cinese Liangmin Zhang.
Poker invece nel ciclismo dove l’Italia ha pochi rivali a livello europeo e non solo. Conquistano la medaglia d’argento Luca Mazzone (H2), Fabrizio Cornegliani (H1), Francesca Porcellato (H1-H3) e Giorgio Farroni (T1-2). Quattro prove a cronometro che si sono chiuse con una grande gioia per gli atleti in questione, aspettando la prova in linea dove il tricolore è sicuramente altrettanto competitivo.
Risultati nel ciclismo che sono stati anche celebrati da Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico: “Se il destino non avesse riservato ad Alex Zanardi l’ennesima dura prova oggi sarebbe stato il giorno della sua gara. Lo sanno bene i suoi compagni di squadra che, alla prima occasione, hanno dato vita a una prova di forza impressionante. Le quattro medaglie d’argento conquistate da Francesca Porcellato, Fabrizio Cornegliani, Luca Mazzone e Giorgio Farroni dimostrano la forza di un gruppo che ha sempre regalato gioie e soddisfazioni al nostro Paese. Un gruppo caratterizzato da qualità tecniche elevatissime e da valori profondi. Alex oggi non ha partecipato alla competizione. Ma è presente a Tokyo, come fonte d’ispirazione, nella testa di questi straordinari atleti che stanno gareggiando con cuore e determinazione. Ci auguriamo che sia solo l’inizio di una Paralimpiade straordinaria anche in questa disciplina”.
La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla 40esima medaglia e dalla 41esima medaglia, conquistate da Alberto Amodeo e Xenia Francesca Palazzo. L‘azzurro, nuotando in 4:25.93, si è preso l’argento nei 400 stile libero S8 di nuoto. Amodeo è stato battuto soltanto dal russo Andrei Nikolaev per 77 centesimi. La 23enne azzurra, invece, ha vinto la medaglia di bronzo nei 400 stile libero categoria S8, nuotando in 4:56.79: davanti a lei soltanto le americane Morgan Stickney in 4:42.39 e Jessica Long in 4:43.41. L’Italia migliora dunque il risultato dell’edizione di Rio 2016, quando la spedizione azzurra conquistò 39 podi.
Proseguendo cronologicamente con le medaglie conquistate dagli azzurri, c’è quella più preziosa: Giulia Terzi si è presa l’oro nei 100 metri stile libero femminile di nuoto categoria S7 (menomazioni fisiche), con tanto di record paralimpico. Si tratta della quarta medaglia per la 26enne bergamasca, dopo l’oro nella staffetta 4X100 stile libero e gli argenti nella staffetta 4X50 stile libero e nei 400 stile libero. “Questo oro vale tanto, dietro c’è il lavoro di tutti, della Polha Varese, delle Fiamme Azzurre, veramente di tutti – ha affermato Giulia commentando la vittoria -. Voglio salutare mamma e papà e i miei fratelli. Questo oro è anche di Stefano (il collega e fidanzato Raimondi, ndr), è stato capace di capire tutti i sacrifici che ho fatto, ci siamo sempre venuti incontro. Ed è anche di tutti i miei amici a casa, che stanno facendo il tifo, li sento da qui”. “Il 9 settembre discuterò la laurea – ha aggiunto la milanese ai microfoni della Rai – La mattina in camera ripeto il discorso quando non ho le gare. E’ stato un anno impegnativo con tanti allenamenti, gli esami da finire, la tesi da scrivere. Ma se una persona vuole riesce a fare tutto“. Da segnalare poi l’ennesimo argento di giornata, questa volta targato proprio Stefano Raimondi: secondo posto nei 100 metri farfalla di nuoto categoria S10, anche per lui si tratta della seconda medaglia della rassegna.
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