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“È grandioso, oggi ho veramente coronato un sogno e soprattutto ho portato a termine una gara in cui credevo tanto. È una gara che alla scorsa Paralimpiade con Fabrizio (Casal, la sua precedente guida, ndr) non avevo terminato, a PyeongChang è andata più che bene ma mancava proprio questa, e sentivo che oggi dovevo fare qualcosa per completare il cerchio. Adesso ho una medaglia paralimpica per tutte le discipline ed è grandioso, perché non è da tutti“. Queste le dichiarazioni di Giacomo Bertagnolli, neo campione paralimpico della Supercombinata maschile vision impaired con la medaglia d’oro conquistata ai Giochi invernali di Pechino 2022, ai microfoni dell’agenzia Dire nella zona mista dell’Ice River. Il campione non trattiene le lacrime: “Non posso che esser contento, e oggi anche un po’ stanco. L’emozione che ho provato durante la cerimonia alla fine della gara è stata incredibile: credo di non aver mai pianto in vita mia, questa è stata la prima volta. Non so perché, di solito non sono una persona emotiva e non mi metto a piangere, ma stavolta non ho resistito perché si vede che l’emozione era ed è ancora tantissima”.
Tra il ricco bottino di PyeongChang e i due metalli arrivati finora da Pechino, Bertagnolli adesso ha almeno una medaglia per ognuna delle cinque discipline dello sci alpino e in tre di esse è campione paralimpico in carica, in attesa di difendere i titoli nel Gigante e nello Slalom: “L’ho realizzato adesso– ha ammesso Bertagnolli- Adesso mi sento tranquillo perché le mie due medaglie le ho portate a casa e d’ora in poi la situazione non può che migliorare. Nello sfortunato caso in cui non dovessero andare bene le altre gare posso comunque tornare a casa soddisfatto, e questo mi mette il cuore in pace per fare ancora meglio le ultime due. Ora posso sciare per divertirmi, come faccio sempre”.
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