“Alex Zanardi con la sua handbike viaggiava a 50 km orari prima dell’impatto con l’autotreno che marciava a 38 km orari“. Queste le dichiarazioni dell’ingegnere dell’Università di Bologna Mattia Strangi, consulente tecnico del camionista indagato per lesioni gravissime per l’incidente che ha visto coinvolto l’atleta paralimpico lo scorso 19 giugno. L’ex pilota di Formula 1 viaggiava sulla sua handbike tra Pienza e San Quirico d’Orcia (Siena) quando si scontrò con il mezzo pesante. Secondo quanto si apprende, la velocità dell’atleta e del camion, entrambe entro i limiti consentiti, troverebbero conferma anche nella consulenza effettuata per conto della procura di Siena dall’ingegner Dario Vangi, docente dell’Ateneo di Firenze. Entrambe le consulenze sono state effettuate intorno alla metà di settembre.
“Da quanto emerge si andrebbe verso un’assenza di colpe nell’incidente” ha aggiunto l’ingegner Strangi, secondo cui emergerebbe come Zanardi “abbia perso il controllo in curva della sua handbike e per questo si sia ribaltato per un sovrasterzo per poi impattare sulla ruota anteriore sinistra del camion“. Le perizie confermerebbero anche l’ipotesi iniziale di assenza di problemi sia per quanto riguarda lo stato del manto stradale sia il funzionamento della handbike.